Disturbo ossessivo compulsivo: cosa è, come riconoscerlo, come curarlo

Martedi, 04/06/2013 - Definizione di ossessioni

Secondo il DSM-IV, le ossessioni sono immagini, impulsi, pensieri negativi che occupano in maniera persistente e invalidante la mente di un individuo, impedendogli il normale svolgimento delle attività quotidiane. È importante non scambiare un normale e fisiologico momento di stress con una vera e propria patologia d'ansia che altera i comportamenti del soggetto. Chi è colpito dal disturbo ossessivo compulsivo sa perfettamente che il senso di disagio che lo pervade è spesso ingiustificato o generato dalla sua mente, ma nonostante ciò riesce a trovare un momento di sollievo, seppur circoscritto, solo quando mette in pratica un atto compulsivo.



Definizione di compulsioni

Le compulsioni sono la componente comportamentale del disturbo ossessivo compulsivo. Si tratta di azioni ripetitive concrete (lavarsi le mani, controllare, mettere in ordine) o mentali (pregare o contare) che il soggetto si sente obbligato a mettere in atto per scaricare l'accumulo di ansia e ridurre il disagio.



Curare il disturbo ossessivo compulsivo

Dal momento che il disturbo si basa essenzialmente su una cattiva interpretazione della realtà secondo schemi mentali poco funzionali che portano ad azioni altrettanto scorrette, è opportuno intervenire con una psicoterapia adatta a risolvere il problema su entrambi i piani. Dal punto di vista statistico, l'approccio terapeutico che ha dato maggiori risultati è stata la TCC, la terapia cognitivo comportamentale. Grazie all'azione sinergica e al dialogo tra paziente e terapeuta è possibile raggiungere risultati notevoli e miglioramenti in breve tempo.