Mercoledi, 25/08/2010 - La forma sembra essere veramente tutto in questa vicenda che si svolge sullo sfondo della fantasia, ma che niente ha a che vedere con il mondo delle favole.
Negli Stati Uniti una donna musulmana, che lavora in un ristorante di Disneyland ad Anaheim, in California, afferma che lo scorso mercoledì il parco d’attrazione non ha lasciato che fosse vista dai clienti mentre portava il suo hijab, Imane Boudlal, di 26 anni, ha denunciato il fatto a U.S. Equal Employment Opportunity Commission, organismo incaricato di far rispettare le leggi contro la discriminazione sul posto di lavoro.
Imane Boudlal infatti non sapeva di poter indossare il velo a lavoro fintanto che non ha iniziato a studiare per diventare cittadina americana. Da questa scoperta è arrivata la sua richiesta di poter indossare l’hijab, le è stato risposto che poteva, ma che doveva essere un velo conforme alle divise di Disneyland e che pertanto sarebbe dovuto essere fornito dal parco divertimenti stesso, nel frattempo la donna non avrebbe dovuto indossare alcun velo. Ma ad Imane tale velo non è stato fornito, motivo per cui, domenica scorsa, la donna si è recata al lavoro con il suo hijab che ha scelto di portare durante il mese del Ramadan.
Resta da accertare da quale parte sia realmente la discriminazione.
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