Il primo giorno di prova mi dissero "O prendi un appuntamento, o vai casa". Una voce e la sua storia...
Martedi, 25/07/2017 -
E' stata un'impresa ardua. Dopo un anno di attese, viaggi in autobus, stampe, il cercare di avere un aspetto "carino e simpatico", informarmi sull'origine di un famoso marchio di gelati, studiare le diverse tipologie di vini per un colloquio, far finta di essere realmente interessata alleloro aziende e di avere passione per il ruolo da cameriera, cimentarmi anche nella parte, riuscendo a non versare un solo calice di prosecco e sentirmi rifiutare "perchè sai, il loro dipendente di fiducia è tornato dalle ferie " è un qualcosa che mi ha provocato un'amarezza e uno stato di depressione che non avrei pensato di poter provare a 22 anni.
Trovai dopo circa 6 mesi, una sistemazione temporanea e un nuovo lavoro vicino a casa. Ovviamente non potevo che essere contattata da un call center. Il principio è lo stesso. Si lavora dalle 9 in poi. NON si va in bagno prima delle 11, NON si va prende il caffè prima delle 11, NON bisogna perdersi in chiacchiere. Si mangia UNA ALLA VOLTA. Si prende il caffè UNA ALLA VOLTA. NON bisogna lamentarsi. NON bisogna fare polemica al telefono. BISOGNA sorridere, anche dopo 200 telefonate e 150 vaffanculo.
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