Dietro a un tatuaggio si nasconde una storia di donne violate

Lunedi, 29/07/2013 - La nostra storia inizia così. Un tatuatore d'arte si imbatte, all'interno della sua bottega, in una misteriosa ragazza dall'aria semplice, ma con un'intensa vita alle spalle. E' un tatuaggio insolito quello che la misteriosa ragazza chiede; vorrebbe qualcosa che le richiami la sua libertà ritrovata. Forse potrebbe sembrare un atteggiamento frivolo visto esternamente, ma la storia di Milena ha radici assai profonde.

Appena quindicenne e piena di aspettative, entra in relazione, chissà per quale gioco del destino, con una comunità dove crede di trovare una risposta a tutto. Infatti, è lì che Milena incontra l’uomo dei suoi sogni. Quell’uomo alto, bello e di successo, che diventa presto suo marito. Col passare del tempo però, Milena si accorge di un lato oscuro che quell'uomo nasconde e che esplode con violenza contro di lei, che appena diciottenne e piena di vita, si schianta su questa terribile rivelazione ed entra nella nutrita schiera delle donne maltrattate e silenziose. La giovane età, l’assenza di comprensione e di supporto da parte della famiglia e l’insabbiamento della verità operato dalla comunità stessa, la porteranno ad accettare questi soprusi per molto tempo, fino alla svolta liberatoria.

La vicenda di Milena racchiude in sé il segreto di un'atroce prigionia, un carcere psicologico approvato dal terribile silenzio della società circostante, proprio come nella citazione di Martin Luther King: “Non ho paura del clamore chiassoso dei potenti bensì del silenzio delle persone oneste”, ma al tempo stesso ci offre uno spunto per arrivare ad una soluzione liberatoria, una presa di coscienza, di crescita e di consapevolezza Milena è un piccolo bruco che, rotta la sua prigione, si leva in volo oltre le avversità verso il suo futuro di farfalla. Quella farfalla, sì, che finalmente può anche farsi tatuare.