Politica/ Nuove proposte a sinistra - Da Pisa le donne Ds lanciano il loro progetto: una sfida alla politica, all’Unione e al loro partito
Bartolini Tiziana Mercoledi, 25/03/2009 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Luglio 2005
“Consideriamo la Festa una parte del viaggio delle donne Ds, un viaggio iniziato da qualche anno alla ricerca dei talenti, delle passioni, dei bisogni e delle libertà delle donne italiane”. Così Emilia De Biasi, del Coordinamento femminile nazionale, e tra le organizzatrici della Festa Nazionale delle donne Ds, ci introduce nel clima della Festa Nazionale delle donne DS di Pisa. La manifestazione, che si conclude il 24 luglio, è giunta alla quarta edizione e si svolge nell’Area Expo a Ospedaletto, con l’allestimento sapientemente progettato dall’architetta milanese Cini Boeri. “Tra gli obiettivi di questa lunga manifestazione vi è quello di dare un’idea diversa della politica, l’idea delle donne. In anni in cui il movimento delle donne è più diffuso, apparentemente meno visibile, siamo convinte che ci siano elementi di grandissimo fermento nella società femminile italiana, in particolare c’è quella che noi chiamiamo ‘nuova consapevolezza femminile’, data soprattutto dalle giovani donne. In vista delle elezioni politiche del 2006 con il titolo ‘Bel tempo si spera’, da Pisa abbiamo voluto non solo dare un auspicio, ma anche mandare una metafora riferita alla speranza di tempi migliori dopo questi anni terribili”. In effetti queste giovani di problemi ne hanno parecchi, non le pare?
Lo sappiamo bene. Le giovani sono la punta dell’iceberg delle potenzialità, ma anche delle discriminazioni, dei soprusi. Studiano di più e meglio dei loro coetanei, fanno tutto più in fretta, sono molto più brave, maturano anche prima. Quando arrivano nel mondo del lavoro vivono situazioni di precarietà, nella mancanza di tutele e diritti, nonostante siano qualitativamente formate. Soprattutto è intollerabile questa ripresa dei ricatti sulla maternità nel mondo del lavoro e l’impossibilità di accedere alla carriere. Nel Sud, poi, la situazione è veramente drammatica. Quali sono gli obiettivi che le donne DS si prefiggono con la festa di Pisa?
Vi è una nuova consapevolezza femminile, associata a un rapporto fra generazioni di donne. Ciò è importantissimo e mette in luce la complessità della condizione femminile nel nostro Paese. Questa situazione richiede alla politica uno sforzo. C’è un grandissimo bisogno di nuova politica, quello che noi abbiamo chiamato ‘il riformismo delle donne’, per dare valori e contenuti quali la libertà e la laicità. Questa manifestazione parla di tutto questo. Tre anni fa abbiamo elaborato una svolta nella cultura politica. Con le ‘assise programmatiche’ abbiamo ribadito la libertà delle donne nel cuore di un mondo nuovo, per segnalare la sintonia, la vicinanza in un mondo sempre più piccolo tra la condizione delle donne nel nostro Paese e delle nostre sorelle nel mondo. Quelle elaborazioni sono state declinate in una serie di parole chiave, che sintetizzano il nostro percorso tematico e politico: c’è il lavoro e i diritti umani, la pace e la laicità, le pari opportunità e la libertà. Conosciamo i bisogni delle donne, le loro aspirazioni, le difficoltà ma anche la loro voglia di poter progettare autonomamente la propria vita. Per focalizzare l’attenzione sulle questioni che riteniamo importanti abbiamo messo in piedi un programma di dibatti e incontri molto impegnativo. Intendiamo parlare alle donne, ma anche alle leadership maschili dell’Unione, a Romano Prodi. La sfida del 2006 deve essere segnata in origine del progetto politico delle donne e dai loro volti fino ai punti più alti del governo. Lo diciamo chiaramente: cerchiamo il potere per poter cambiare il potere. Dunque le donne DS hanno le idee chiare, conoscono i punti nevralgici una volta al governo e sanno cosa rivendicare ...
Abbiamo lavorato su tre assi di riflessioni. ‘Dalla parte di Galileo’ esamina, con la collaborazione di studiosi ed esperti, i temi relativi alla scienza, responsabilità sociale della scienza, alla laicità dello Stato, al diritto, all’etica e alla relazione tra libertà, valori e convivenza . ‘Mamma mia’ affronta i temi relativi al welfare che vorremmo, quindi i diritti civili e la libertà di scelta della maternità. ‘Il nuovo riformismo delle donne, scossa per il Paese’ è il ciclo più esplicitamente programmatico e di confronto fra leadership maschili e femminili: Romano Prodi a Pisa sarà interrogato dalle donne, le giovani in particolari, con Massimo D’Alema il confronto sarà sulla questione della sicurezza e poi con Piero Fassino il 22 luglio, il tema sarà ‘Vincere con le donne è vincere per il Paese’, sintesi del nostro progetto politico: un new deal delle donne come new deal del Paese.
(22 luglio 2005)
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