Da donna a donna - L’associazione Da donna a donna di Sesto San Giovanni come nucleo di r-esistenza alla omologazione culturale
Giovedi, 17/12/2009 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Dicembre 2009
L’associazione Da donna a donna di Sesto San Giovanni nasce nel 1999 per volontà di 20 socie fondatrici che avevano in comune esperienze di aggregazione nei quartieri popolari e una partecipazione attiva al Comitato di gestione del Consultorio familiare pubblico.
Si pone come nucleo di r-esistenza alla omologazione culturale, rivendicando una specificità di genere nell’affronto dei problemi personali e sociali; si sostiene economicamente con l’autotassazione e pratica il metodo della condivisione delle risorse personali. Ognuna mette gratuitamente a disposizione delle altre donne ciò che sa, che vuole, che è capace di fare. La nostra caratteristica è proprio quella di favorire le relazioni tra donne, in quanto riconosciamo nella nostra esperienza due cardini principali: la soggettività , ovvero l’importanza di essere protagoniste della nostra vita, e la specificità del nostro essere donne. Al nostro interno convivono e si confrontano generazioni ed esperienze diverse: il nostro sguardo è sempre duplice, curioso verso quello che succede nel mondo, ma attento anche alle vicende della nostra città. Abbiamo affrontato, tra gli altri, i temi della fecondazione assistita, del lavoro di cura delle donne, della precarietà del lavoro femminile, del futuro dei consultori pubblici. I gruppi che in questo decimo anno si ritrovano in Associazione sono molti e diversi: dal gruppo Letture al femminile, al gruppo dei Massaggi, allo Sportello SOS donna …..
I progetti trasversali, a cui l’intera associazione partecipa, sono due. Il primo progetto “NON ABBIAMO PAURA” ha come obiettivo la diffusione di una cultura non violenta, basata sulla libertà e sull’autoaffermazione femminile. All’interno di esso è nato da poco lo sportello telefonico ‘Parla con me’, contro la violenza sulle donne. E’ attivo due giorni la settimana ed è accompagnato da uno spazio d’ascolto e di accoglienza. Per questa attività le socie si sono formate in un corso specifico.
Il secondo progetto (più antico temporalmente, nato dal gruppo Donne al mondo) è ‘L’accoglienza estiva dei bambini/ragazzi del popolo Sahrawi’ che arrivano nella nostra città trovando ad accoglierli un gruppo di quasi settanta volontari, coordinati dall’associazione in un lavoro di rete con altre realtà cittadine (l’Assessorato alla Cooperazione Internazionale, la scuola media Don Lorenzo Milani, il CESPI, l’Ambulatorio per stranieri della Caritas Salesiani). Inoltre il gruppo Donne al mondo ha realizzato incontri pubblici con donne afgane e nepalesi, volendo dare voce alle donne che nel mondo non hanno voce.
Giovanna Andreoni, Tiziana Cadei, Cristina Cerruti, Patrizia Minella, Laura Rosti
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