Intervista a Rossella Ghigi - Studi e analisi pluridisciplinari su genere ed educazione è l’obiettivo del CSGE di Bologna
Donatella Orioli Lunedi, 15/02/2010 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Febbraio 2010
Nel mese di novembre 2009, a Bologna, è stato inaugurato il CSGE Centro Studi sul Genere e l’Educazione. Il Centro nasce per volontà di un gruppo di ricercatrici e ricercatori dell’Università di Bologna in varie discipline: pedagogia, psicologia, sociologia, storia, filosofia, antropologia, legati dal comune proposito di fare ricerca su genere ed educazione, con l’intento di studiare le differenze di genere specialmente nell’educazione. L’obiettivo è importante e ambizioso perché si vuole capire cosa significhi nascere uomini e nascere donne oggi in Italia; quali sono le diverse possibilità di accesso a risorse e ad opportunità; quali percorsi identitari, quali rappresentazioni e immaginari si accompagnano; come la socializzazione e la formazione contribuiscono alle disuguaglianze e alle differenze di genere in età adulta; quali stereotipi e pregiudizi rimangono ancora da scardinare fin dall’inizio del processo educativo. L’intento è dunque quello di individuare i punti problematici di una educazione perché gli adulti di domani possano costruire un nuovo equilibrio nei rapporti di genere. L’ideatrice del Centro e responsabile scientifica è la Professoressa Rossella Ghigi, ricercatrice in sociologia generale.
Come è nato il Csge?
L’idea di creare un gruppo di studio sul genere è nata un po’ per caso, su iniziativa mia e di alcune colleghe, in primis Silvia Leonelli. In occasione delle tesi di laurea e delle riunioni di Dipartimento e di Facoltà, ci eravamo rese conto che molte ricercatrici e ricercatori si occupavano come noi di gender studies anche se ciascuno per conto proprio e nell’ambito della propria disciplina. Con l’occasione del finanziamento ad una ricerca da parte del Dipartimento di Scienze dell’Educazione, abbiamo lanciato l’idea di costruire un gruppo di ricerca che ha trovato subito adesioni e si è ben presto allargato.
Quali sono le vostre attività specifiche e i vostri intendimenti?
Gli obiettivi specifici del Csge comprendono: la creazione di una rete di studio e ricerca stabile nel tempo sul tema delle differenze e delle disuguaglianze di genere, non ultimo per l'individuazione di best practices nel campo delle politiche educative e formative finalizzate a formare gli adulti di domani a un più equilibrato rapporto tra uomini e donne; attività di ricerca in collaborazione con enti esterni e realtà sul territorio; l’organizzazione di seminari a scadenza fissa, l’ultimo mercoledì di ogni mese (“I mercoledì del Csge”, lunch seminars che si tengono presso la Sala Riunioni della Facoltà di Scienze della Formazione, [Via Filippo Re 6, Bologna] dalle 12.30 alle 14.00) aperti al pubblico e dedicati alla presentazione di ricerche o pubblicazioni di ricercatori e ricercatrici di rilevanza nazionale e internazionale sul tema del genere e dell’educazione; progettazione di iniziative e convegni legati alla socializzazione e all’educazione di genere; costruzione di percorsi formativi, moduli didattici e corsi di alta formazione riguardanti le problematiche di genere dedicati in particolare a insegnanti, educatori, operatori sociali e culturali in servizio; sostegno alle ricerche di studenti, studentesse sul genere (“Premio CSGE” per la miglior tesi di laurea sul genere, collaborazione con dipartimenti stranieri per la formazione all’estero, etc.); collaborazione con altri centri di ricerca e formazione nazionali ed internazionali sul tema della socializzazione di genere, anche in relazione a processi migratori, discriminazione di genere, rappresentazioni sociali e mediatiche delle differenze di genere, stereotipi di genere; allestimento e promozione di un centro di documentazione e di uno sportello sui problemi relativi alla formazione, all'istruzione e alla socializzazione degli individui alla differenza di genere, con particolare attenzione alle problematiche presenti negli spazi specifici dell'educazione, in primis la scuola.
Siete nati da poco ma avete già una significativa operatività: di cosa vi siete occupati?
Finora il Csge ha organizzato i Mercoledì, i lunch seminars di cui le dicevo, che stanno riscuotendo sempre maggiore successo. Gli argomenti trattati sono stati tra i più vari: dalle donne nella storia dell’istruzione, al lavoro domestico maschile dagli inizi del Novecento ad oggi, alla pornografia e la costruzione del genere, all’infanticidio nella storia. Abbiamo inoltre partecipato-supportato le iniziative cittadine per la giornata del 25 novembre contro la violenza sulle donne, organizzando sia a Rimini sia a Bologna dibattiti con professionisti che si occupano del fenomeno (educatori ed educatrici, psicologi, avvocati, rappresentanti dei Centri Antiviolenza) e la visione di film (quest’anno “Ti do i miei occhi”, di Bollain, bellissimo film sul ciclo della violenza, commentato da esperti sul tema). Siamo inoltre promotori di una ricerca del Dipartimento di Scienze dell’Educazione, a cui partecipano membri del Csge e altri docenti del Dipartimento, sul tema della differenza di genere nel percorso scolastico superiore, basata su analisi di fonti secondarie, interviste, focus group e sulla somministrazione di questionari agli studenti delle scuole superiori della provincia di Bologna e di altre province dell’Emilia-Romagna.
Qual è il vostro programma a breve termine?
In cantiere abbiamo la continuazione dei seminari del Mercoledì (ultimo mercoledì di ogni mese, sempre alle 1230), che ricominceranno dal 27 gennaio 2010 con un intervento sulla storia dell’istruzione femminile, a seguire il 24 febbraio con un seminario su Montessori. Dal mese di marzo saranno organizzati una serie di cicli partendo dalla costruzione della mascolinità (in primavera, fino a giugno 2010), poi con il genere nell’adolescenza (in autunno), successivamente con genere e pregiudizi. Questi seminari saranno intervallati dalla presentazione di libri in uscita, sempre a scadenza mensile. Abbiamo inoltre in programma l’organizzazione di un convegno su Laura Bassi e uno per la giornata dell’otto marzo. Costruiremo un punto di riferimento per operatori e insegnanti che si trovino a confrontarsi con problematiche di genere nel loro lavoro, al fine di individuare insieme delle buone prassi da promuovere anche con moduli formativi. Promuoveremo lo studio del genere presso gli studenti, anche col nostro premio di laurea. Ma naturalmente l’obiettivo principale sarà la ricerca: completare quella sul genere nelle scuole superiori e iniziarne di nuove, anche con una prospettiva europea comparata è lo scopo principale del centro per il 2010.
Per essere aggiornati sull’attività del Centro è disponibile il sito internet www.csge.unibo.it e, vista l’importanza degli argomenti, vale davvero la pena di seguirne l’operato.
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