Di giorno principessa, di notte vittima. La campagna pubblicitaria contro la violenza di genere che
Oltre il 30% delle donne egiziane sposate ha subito violenza domestica almeno una volta nella vita. Un problema verso il quale sta crescendo la sensibilizzazione, grazie anche ai diversi modi di espressione creativa.
Il Cairo. Da qualche giorno una pubblicità svetta su uno dei ponti più importanti della Capitale, quello di Sei Ottobre. Se si passa di giorno, si vede una ragazza con il volto acqua e sapone con lo sguardo di chi è pronta a vivere la sua vita ed il suo amore. Lo si capisce non solo guardandola, ma anche leggendo la scritta che accompagna la pubblicità “c'era una volta una principessa che si innamorò di un principe. Conoscete questa storia?”.
Ma il registro cambia non appena scende la notte. Con le luci artificiali della città, la pubblicità si modifica radicalmente. All’improvviso quella ragazza mostra i segni della violenza subita. I lividi e gli ematomi che ricoprono il suo volto non lasciano spazio all’immaginazione. Ha subito una violenza che lascia un segno non solo sul corpo, ma anche nell’anima se non si ha il coraggio di denunciare. E a ricordare l'importanza della denuncia è proprio la scritta che compare accanto al volto della vittima “La violenza contro le donne è un reato punito dalla legge. Urlate".
Il continuo vortice violento a cui sono sottoposte le vittime è simoboleggiato dall’accendersi e lo spegnersi del cartellone pubblicitario che di giorno racconta una favola ingannevole, e di notte invece palesa la nuda e cruda realtà di chi vivie sulla propria pelle la violenza. Le luci ad itermittenza si spegneranno solo con il coraggio e la forza di denunciare.
Sebbene la campagna, che è diventata virale in poche ore, riproponga lo stereotipo femminile della donna vista come una principessa, come se le donne fossero solo questo, ha il merito di continuare a sensibilizzare sul problema fortemente presente nella società egiziana.
La pubblicità che è stata sponsorizzata da UN Women Egitto, è stata realizzata da Marwan Younis, direttore dell'agenzia 7°PQ che insieme alla sua squadra tutta al femminile non può far a meno di postare sul suo profilo Facebook la soddisfazione per quanto fatto “E' una delle poche volte nelle quali mi ricordo il motivo per cui adoro il mio lavoro - e continua - la pubblicità visibile dal ponte Sei Ottobre fa parte di una campagna più grande contro la violenza sulle donne. Per questo ringrazio le mie brillanti colleghe per il lavoro fatto insieme. Grazie a Sandra Riad e Mariam Maged Ibrahim, Marize Sami e Ola Bahaa ElAdly”.
Il messaggio veicolato è senza alcun dubbio quello di denunciare. La pubblicità invita a ribellarsi contro i soprusi subiti e rompere così quel muro di silenzio in cui le vittime sono costrette a vivere per la paura e la vergogna di raccontare cosa subiscono. Si discute di questo da tempo. Lo fanno da anni le associazioni femminili egiziane impegnate nella lotta contro la violenza di genere, le quali collaborando con UN Women Egypt nella realizzazione di campagne come questa stanno ottenendo i primi significativi risultati per vedere le cose cambiare in un futuro non molto lontano. Il primo è quello di prendere coscienza che la violenza di genere c’è ed esiste in Egitto. Il secondo che bisogna lottare affinché la violenza contro le donne non sia più taciuta e tanto meno tollerata.
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