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Determinazione artistica

Determinazione artistica

Violenze, una mostra ha viaggiato da Milano a Roma a Napoli per raccontare l’uguaglianza dei diritti non realizzati pienamente

Mercoledi, 12/01/2022 - Nella mente di Teresa Pollidori, artista e coordinatrice di Studio Arte Fuori Centro a Roma, nasce l’idea di  realizzare Violenze, una mostra che espliciti come ‘all’uguaglianza dei diritti non corrisponda una effettiva possibilità per la maggior parte delle donne di realizzarsi pienamente‘.
La relazione con due artiste galleriste: Ilia Tufano, per Movimento Aperto a Napoli, e Mavi Ferrando, per Quintocortile a Milano, porta a realizzare un progetto di mostra itinerante che coinvolge ben trentasei artiste, oltre a Teresa Pollidori, Ilia Tufano e Mavi Ferrando, undici invitate da ciascuna di esse.


Da sinistra Teresa Pollidori, Mavi Ferrando, Ilia Tufano, ciascuna davanti ad una propria opera.

Il progetto risulta coinvolgente e le artiste realizzano opere ad hoc sul tema condividendo una dimensione unica per tutte e l’idea che sia necessario cancellare dal mondo le forme di violenza fisica e psicologica ‘riconducibili a motivazioni di carattere religioso, familiare, ideologico con il non troppo mascherato obiettivo di tenere sotto controllo il potenziale del femminile’. La mostra è stata inaugurata a Roma il 28 febbraio 2020, con un buon successo di comunicazione e  partecipazione. La pandemia da Covid, nonostante l’adozione di tutte le misure necessarie, ha reso comunque difficile la realizzazione di mostre in presenza pertanto il passaggio alla spazio espositivo di Napoli, previsto per il marzo – aprile 2020, ha dovuto essere rimandato all’ottobre  2021.
Ilia Tufano ha riscontrato un’attiva partecipazione delle artiste e del pubblico e un’importante attenzione dei mezzi di comunicazione.  Tra le artiste sono emerse soprattutto, per esperienze vissute,  una riflessione non solo sulla violenza in generale ma sulla condizione psicologica e un’idea chiara di come, anche nel campo artistico, si possano raggiungere buoni livelli di considerazione e attenzione alla qualità del lavoro femminile, ma non il prestigio riconosciuto agli artisti. La mostra è approdata a Milano a fine 2021, sempre accompagnata dal bel catalogo con il testo di presentazione del progetto e con le immagini di tutte le opere, a Quìntocortile, dove sarà ancora possibile visitarla su appuntamento sino al 28 gennaio 2022. L’allestimento di Mavi Ferrando, coadiuvata nel montaggio da Fulvia Airoldi, ha previsto il raggruppamento per invitate dalle tre curatrici. Una modalità di presentazione che restituisce il senso di tre gruppi di artiste invitate da tre artiste curatrici e che permette di ragionare su analogie e differenze, su vicinanze e su distanze.

 

Violenze. Il gruppo di artiste invitato da Teresa Pollidori


Violenze. Il gruppo di artiste invitato da Ilia Tufano


Violenze. Il gruppo di artiste invitato da Mavi Ferrando

Nello spazio espositivo è possibile assistere alla proiezione di un video che dà conto di vari anni di attività artistica milanese  di Quintocortile, dalla sede di via Col di Lana, con lo splendido giardino,  alla presente di viale Bligny. Le immagini che si susseguono, lungi dal rappresentare un amarcord, fanno memoria di anni di lavoro, di ragionamenti, di esposizioni, di confronto tra diverse espressioni artistiche. Tenendo presente le difficoltà organizzative e di presenza  dovute alla pandemia il progetto e la mostra Violenze  hanno avuto riscontri  importanti sia dai mass media che dal pubblico. Soprattutto, credo, si è resa evidente una forza femminile esercitata sia dalle artiste che dalle tre curatrici che, indomite, hanno portato avanti il progetto. Una realtà che ha ulteriormente mostrato come una relazione politicartistica tra donne sia diventata punto di forza per costruire saperi e bellezza irradiandosi  e coinvolgendo altre donne, artiste, galleriste, curatrici, storiche dell’arte. A Milano, nel giugno 2021, è nato il gruppo ELE ART COLLECTIVE per ‘promuovere le istanze e il pensiero dell’amica Eleonora Fiorani, filosofa, saggista e docente universitaria’. Dodici artiste hanno dato vita ad una mostra costruita sul concetto di pensiero fluido elaborato da Eleonora.


Il manifesto della mostra La matta di casa. Iconografie dell’immaginario


Non è un caso che tre delle partecipanti aViolenze abbiano deciso di esporre le proprie opere nella mostra organizzata alla Casa Museo Boschi Di Stefano a Milano, Gretel Fehr, Mavi Ferrando e Mintoy.

 

Gretel Fehr - Floating


Gretel Fehr - Owl


Una mostra che, come scrive Maria Fratelli, ‘è un piccolo germoglio, un fiore invernale sopravvissuto al gelo’.

 


Mintoy. La boccia dei tritoni.

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Violenze
Quintocortile, Viale Bligny 42 – Milano

Napoli. Movimento aperto. Maria Cristina Antonini. Giosè Bonsangue. Anna Crescenzi. Adriana Del Vento. Francesca Di Martino. Giovanna Donnarumma. Consiglia Giovine. Silvana Maglione. Paola Nasti. Marisa Papa Ruggiero. Renata Petti. Ilia Tufano.

Milano. Quintocortile. Fernanda Fedi. Gretel Fehr. Mavi Ferrando. Tiziana Grassi.  Ellie Ivanova. Marilde Magni. Mintoy. Annalisa Mitrano. Oriella Montin. Lorenza Morandotti. Tiziana Priori. Antonella Prota -Giurleo

Roma. Studio Arte Fuori Centro.  Elettra Cipriani. Carla Crosio. Luce Delhove. Lucia Di Miceli.Cosetta Mastragostino. Rita Mele. Patrizia Molinari. Isabella Nurigiani. Teresa Pollidori. Rosella Restante. Alba Savoi.  Grazia Sernia

La matta di casa. Iconografie dell’immaginario.
Casa Museo Boschi Di Stefano, Via Giorgio Jan, 15 - Milano
Milena Barberis. Marcella Fabiana Bonfanti. Loretta Cappanera. Cristina Cary. Amalia Del Ponte. Anna Maria Del Ponte.  Gretel Fehr. Mavi Ferrando. Monica Forte. Mintoy. Lorena Pedemonte Tarodo.Fausta Squatriti


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