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Depenalizzazione dell'aborto in Uruguay

Depenalizzazione dell'aborto in Uruguay

Con 50 voti a favore e 49 contrari, è stato approvato l'aborto entro le prime 12 settimane di gestazione. Ora il Senato uruguaiano dovrebbe confermare l'iniziativa

Giovedi, 27/09/2012 - Con i voti favorevoli del Frente Amplio e del Partito Indipendente e quelli contrari dei partiti Nacional e Colorado è stata approvata ieri alla Camera dei Deputati uruguayana una legge di depenalizzazione dell'interruzione volontaria di gravidanza. I partiti Nacional e Colorado che si sono opposti hanno anche avanzato la possibilità di indire un referendum sulla questione nel caso in cui il progetto abbia l'approvazione finale in Senato entro la fine dell'anno.

Così, l'Uruguay potrebbe diventare il secondo paese dell'America Latina a depenalizzare l'aborto. Solo a Cuba e Città del Messico sono garantiti aborti sicuri per le donne in tutto il continente.

Le organizzazioni delle donne in difesa dell'aborto legale, sicuro e libero hanno però criticato la legge che depenalizza l'aborto attraverso una "sospensione condizionale della pena". A questo riguardo hanno rilevato che non è ancora stato riconosciuto il diritto delle donne di decidere liberamente della loro vita. In particolare è stato evidenziato come sia umiliante per una donna doversi sottoporre ad un esame da parte di una commissione e dover sottostare al termine di 5 giorni per riconfermare la propria decisione.

Vale la pena ricordare che il Congresso uruguaiano nel 2008 aveva approvato un disegno di legge per l'aborto che non fu ratificato per opposizione dell'allora presidente Tabarè vasquez che si rifiutò di firmare la legge.

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