Democrazia paritaria e Pubblica amministrazione in eticaPA - di Daniela Carlà
L'ultimo numero della rivista eticaPA è dedicato alla democrazia paritaria e ai nessi con le pari opportunità nella Pubblica Amministrazione. Un estratto dell'editoriale di Daniela Carlà
(Dall'editoriale del nr 5/2015 di eticaPA consultabile nel sito)
"...La realizzazione compiuta della democrazia paritaria è frontiera ineludibile ed elemento costitutivo imprescindibile della stessa democrazia contemporanea: la democrazia o è paritaria o non è democrazia, o rappresenta tutte e tutti e assume specificità e differenze - canalizzando gli antidoti perché non diventino discriminazioni - o perde capacità di rappresentanza e credibilità. O accoglie o rivela la propria antistorica parzialità: non è in gioco la capacità di un segmento di trovare veicoli di espressione, ma la stessa sorte e l’attualità della democrazia.
Il focus, realizzato con NoiReteDonne, è dedicato alla democrazia paritaria e ai nessi con le pari opportunità nella Pubblica Amministrazione. La Pubblica Amministrazione è abitata da uomini e donne, da lavoratori e lavoratrici, non da individui neutri. Gli accessi e i percorsi di carriera, i meccanismi selettivi, non sono impermeabili al genere. Vanno svelati: più sono opachi e più favoriscono il genere che ha maggiore potere ed è sovrarappresentato.
Le stesse politiche pubbliche non sono neutre, ma impattano concretamente in modo differente nella vita delle persone. E il limbo della presunta e ricercata astratta neutralità è, nella vita delle persone e delle istituzioni, sempre invaso da disomogeneità e innervato da disuguaglianze e discriminazioni. Non sono neutre neppure le chiavi di lettura e di interpretazione, mai estranee alla ipostatizzazione dei valori dominanti, influenzati inevitabilmente dal genere.
La conoscenza della Pubblica Amministrazione con gli occhiali del genere e la declinazione al femminile delle politiche pubbliche sono indice di concretezza: con buona pace di chi - pregiudizialmente e ottusamente - considera le pari opportunità un accessorio, un optional aggiuntivo, un obiettivo astratto. La specificità di genere è decisiva per la definizione, per l’arricchimento, per l’efficacia delle scelte. Gli obiettivi di pari opportunità nelle politiche pubbliche non scaturiscono da un pensiero astratto e da tensioni generiche, ma sono necessari per l’efficacia delle medesime, evocata dalla crisi e dall’urgenza della migliore finalità nell’utilizzo delle risorse..."
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