Due potenti figure femminili che incontriamo nella Bibbia e poi nella reinterpretazione dantesca:
Lia simbolo della vita attiva, Rachele di quella contemplativa
Andrea Balzola (autore del testo dedicato a Marisa Fabbri, prima interprete nel 1999 per il Teatro di Roma) le ha scelte per farne i due volti, antitetici ma inestricabilmente legati, della Democrazia. Due donne divise dal presente e dal passato.
Due anime opposte e in simmetrico conflitto tra loro: memoria contro oblio, conservazione delle radici contro globalizzazione transnazionale, nostalgia per un inesistente passato paradisiaco contro cinica accettazione del crudo presente.
Sono le polarità entro le quali si dibatte la nostra travagliata democrazia, che questa potente metafora incarna in Lia e Rachele, proiettandone le tensioni in una dimensione storica.
Una dualità che la messa in scena – curata da Maria Arena, autrice anche dei video - arricchisce con l'incontro tra linguaggio teatrale e linguaggio audiovisivo.
Emanuela Villagrossi interpreta entrambi i personaggi, dialogando con se stessa grazie alla duplicazione permessa dal video.
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