Mercoledì 1 giugno 2011, alle ore 21.00, presso la Sala Polivalente di Consandolo, a cura del Comune di Consandolo, il Consiglio di Partecipazione di Consandolo, il Centro Artistico Argentano e il Gruppo Fotografico Contatto di Consandolo sar&agrav
Domenica, 29/05/2011 - Mercoledì 1 giugno 2011, alle ore 21.00, presso la Sala Polivalente di Consandolo, a cura del Comune di Consandolo, il Consiglio di Partecipazione di Consandolo, il Centro Artistico Argentano e il Gruppo Fotografico Contatto di Consandolo sarà organizzata una serata di proiezioni di immagini, lettura di liriche, testimonianze, le più varie, in ricordo dell’autore consandolese Antonio "Muzio" Chiarini dal titolo Insieme a Muzio
Interverranno Maria Cristina Nascosi, studiosa e ricercatrice linguistico-dialettale, l'attore Romano Sgarzi, Vincenzo Forlani e Mauro Pambianchi della scuola di musica Solaris.
Il Centro Artistico Argentano, nella figura della sua Presidente, Raffaella Tonegutti, presenterà la serata.
Era nato a Consandolo di Argenta nel 1919.
Disegnatore, fotografo, poeta in lingua italiana e dialettale ferrarese, Muzio Chiarini aveva pubblicato, nel tempo, su antologie e su quotidiani ferraresi, oltreché su periodici nazionali.
Aveva iniziato a scrivere in lingua dialettale ferrarese nell'82 - raccontava lui stesso.
La sua è poesia della Memoria, con la quale cadenzava la propria esistenza – come di lui ebbe a dire il compianto maestro Dino Tebaldi.
Come fotografo aveva meritato vari premi a Ferrara, Argenta, Carpi; la sua prima silloge, pubblicata in lingua italiana nel 1987, Più non canta la cicala, ottenne il premio Euroassemblaggio nel 1989, a Milano; le sue liriche in lingua dialettale consandolese son state più volte premiate a Cento, Bologna, Carpi, Portomaggiore.
Risale agli ultimi giorni di maggio 2010 uno degli ultimi riconoscimento attribuitigli, quello nell’àmbito del concorso letterario nazionale undecennale di Massafiscaglia, in provincia di Ferrara, dedicato alla figura di un altro grande come lui, il poeta Bruno Pasini, appena conclusosi.
Insieme, ora con altri grandi della nostra Ferraresità più colta e matura come Alfonso Ferraguti, Alfredo Pitteri, Mendes Bertoni, Beniamino Biolcati, per non citarne che alcuni, riposa nell’Empireo di coloro i quali han reso immense anche les petit choses de notre vie.
L’altro suo volume pubblicato è Par star un póch insiém (col nòstar bèl dialèt) (a cura di Maria Cristina Nascosi, Ferrara, 1999), una sua silloge poetica tutta in sermo familiaris, quel consandolese che altro non è se non una delle tante varianti della lingua dialettale ferrarese, vera come vere, autentiche son tutte le altre.
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