Decreto Abruzzo: i 5 Punti Imprescindibili da rivedere
"rivogliamo per intero e in tempi ragionevoli, insieme ai centri storici di tutti i comuni colpiti. La distruzione del sisma non ha fatto distinzione tra prime e seconde case, residenti e non... niente vie di mezzo"
Problema residenti: occorre cancellare dal decreto, nella parte relativa alla ricostruzione degli immobili, la parola residenti che è stata reinserita da un emendamento del Governo in aula. Quindi non è stato un errore ma una cosa voluta. Senza questa essenziale modifica è impossibile stabilire con Ordinanza il risarcimento per i non residenti;
Occorre che nel Decreto sia esplicitato in maniera chiara, per non dare adito a interpretazione, che la ricostruzione non riguarda solo la prima abitazione ma anche la seconda casa;
Nel decreto è necessario inserire un articolo relativo ai beni culturali pubblici e privati, assegnando alla ricostruzione degli stessi, che costituiscono gli edifici più importanti dei centri storici, cospicue risorse;
Per la Zona Franca Urbana è necessario un finanziamento maggiore rispetto ai 45 milioni di euro previsti per 4 anni ( poco più di 11 milioni di euro l’anno) dal Decreto. L’ammontare del finanziamento è stato, inspiegabilmente, ridotto da un emendamento del Governo. Inoltre, nel decreto occorre stabilire in maniera chiara forme di risarcimento per gli imprenditori che hanno edifici distrutti o danneggiati;
Nel Decreto occorre venire incontro ai comuni ed alle municipalizzate prevedendo delle risorse per compensare i mancati introiti. Senza questa integrazione i comuni e le municipalizzate rischiano il collasso a tutto svantaggio dei cittadini che non potrebbero usufruire di servizi essenziali e dei lavoratori delle municipalizzate che non hanno più lo stipendio garantito.
Sono questi i punti principali ribaditi oggi in maniera corale in un incontro con la stampa convocato dalla presidente della Provincia Stefania Pezzopane e dal Sindaco Massimo Cialente, insieme ai comuni del cratere senza distinzioni politiche, e al vice presidente del Consiglio Regionale Giorgio De Matteis, assente l’On. Lolli solo per motivi famigliari. L’incontro si è tenuto all’ombra dei giardini della Villa Comunale. “Un luogo simbolo – ha specificato la Pezzopane – il più prossimo possibile al centro storico, che rivogliamo per intero e in tempi ragionevoli, insieme ai centri storici di tutti i comuni colpiti. La distruzione del sisma non ha fatto distinzione tra prime e seconde case, residenti e non. Le città sono un unico sistema urbano, o si ricostruiscono o no, non esistono vie di mezzo”.
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