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Dare senso ai sensi

Dare senso ai sensi

Andamento lento/3 - Libere ricognizioni nel mondo sensoriale

Ribet Elena Lunedi, 11/07/2011 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Luglio 2011

Cinque sono i sensi, ma c’è chi dice siano sei, sette o più. L’ambizione umana forza i confini del corpo e della mente per raggiungere nuove conoscenze e percezioni. Che sia l’ottavo, o il tredicesimo senso a decifrare l’interezza dell’io, a far conoscere realtà extra sensoriali o a farci compiere un viaggio dantesco tornandone incolumi, l’importante è fermarsi e sentire. Poi, scegliere la nostra via e riprendere il cammino.

PARLARE CON GLI OCCHI

"Il deserto fiorirà" è il titolo di un libro, ma è soprattutto la storia di una donna fiorita nel deserto dell'Arizona e maturata in un'instancabile attività pacifista sia nel Nevada che in altri deserti materiali e morali del mondo. La protagonista è una minuta francescana statunitense, Rosemary Lynch, attivista per decenni contro gli esperimenti nucleari. È venuta spesso in Italia per ripetere lo stesso messaggio di "pace e bene", davanti alla base dei missili nucleari a Comiso, insegnando la nonviolenza, l'amore per la Madre Terra e la SPIRITUALITÀ della pace. Il 9 gennaio 2011 a 94 anni si è spenta a Las Vegas, dove viveva in una piccola comunità. Amici e amiche che l'hanno amata e hanno gustato i suoi insegnamenti ("ci parlava con gli occhi", dicevano) la ricordano con questo libro che contiene suoi scritti. Per saziarvi di bellezza, potete poi, inoltre, andare per mostre o per paesaggi. Valgono anche quelli dell’anima, visitabili a occhi chiusi, per guardare l’inesprimibile.

ORECCHIE PER INTENDERE

Ovunque, al supermercato, al bar, nei negozi, negli uffici pubblici, nelle case, c’è un costante rumoroso sottofondo, perlopiù televisivo, che illude le nostre solitudini di non essere tali. Si è perso il gusto dell’ascolto, la gioia di dedicarsi alla musica in modo specifico, per scelta, che implica non solo attenzione ma anche il suo opposto, cioè capacità di distrazione, annullamento dei pensieri, ricerca di emozioni e risonanze. Consiglio per l’estate, ma valido in tutte le stagioni: cercare il silenzio. Il silenzio è luogo di riposo non soltanto per le nostre preziose orecchie, ma anche per cervello, cuore e per tutto il corpo. Il silenzio è anche tempo per ritrovare suoni dimenticati dentro di noi, fatti di memoria e idee. La MUSICA richiede pause, respiri, ritmi. Per il dopo-silenzio consigliamo: MEG, voce ipnotica e visionaria del sud, con “Elementa”, da cantare al sole, e l’elettronicissima “Distante”, dall'album "Psychodelice", per ballare alla luna, sulla spiaggia o in metropolitana. Lady Gaga, con “Bad Romance”, oppure “Judas”. Definirla trasgressiva è riduttivo. Lady Gaga, con i suoi milioni di fan e dischi venduti, è espressione di una creatività esplosiva, kitsch ed estrema , icona di libertà non solo sessuale. Se il vostro gusto è rock, la voce di Skin degli Skunk Anansie è quella che fa per voi. Bene anche la nostrana Gianna Nannini, felice neo-mamma. Per chi ama la classica, cercate la violinista Midori Gotō: intensa ed espressiva, ma senza retorica.

PRENDERE PER IL NASO

Che l’aromaterapia abbia benefici sulla salute non è scientificamente dimostrato, anzi pare abbia effetti collaterali e controindicazioni. In generale, non dispensiamo consigli, ma questa volta faremo un’eccezione. Ricette fai da te: scegliete le spezie preferite per cucinare; passate in profumeria e provate due, massimo tre, nuove essenze, anche senza comprare; imparate a distinguere l’odore del mattino e quello della sera, l’odore dei fiori e dei luoghi. Con un po’ di esercizio imparerete anche a ri-sentire i PROFUMI del passato e a richiamarli a voi quando lo vorrete. Giocate e scherzate. Metaforicamente parlando, invece, non fatevi prendere per il naso da nessuno, in ogni campo. Vale sempre la solita ricetta: dubitate!

UN PO’ DI BUON GUSTO

Tra fiere, sagre e degustazioni acchiappa-turisti, non c’è dieta che tenga… o no? Emergenze alimentari, intolleranze e rincari, più della ciccia, fanno dire: calme, sta accadendo qualcosa sulle nostre tavole. Sarà giunto il momento di parlare di slow food in termini di CIBO BUONO ED EQUO, anziché come passatempo borghese? E allora vai col bio, coi GAS (gruppi di acquisto solidale), con la cucina regionale e stagionale, con la filiera corta. E soprattutto con il rispetto delle regole, non solo igieniche, ma anche etiche. Prima fra tutte: vietato sprecare.

AVERE TATTO

Occorre essere più FISICHE. Spontaneità, intuizione, mistica, sono incredibilmente attinenti al mondo, come spiega Fritjof Capra nel suo libro “Il Tao della fisica”; libro cha ha ispirato, almeno nel titolo, “La Fisica del Miao”, di Monica Marelli, che racconta la scienza a bambine e bambini. “La fisica delle Ragazze” (suo ultimo libro, edito da Giunti), “è stato divertentissimo da scrivere! - ci racconta l’autrice - È un breve romanzo in cui racconto come funziona uno smalto, un correttore per i brufoli, come mai gli occhi azzurri sono in un certo senso molto simili a quelli marroni e tante altre cose. Non manca una tenerissima storia d'amore fra la protagonista e un compagno di scuola. E una lezione finale che farà capire che avere donne che studiano non è una cosa così scontata!”. A proposito di tatto, per un viaggio sensoriale ultra-corporeo, a parte i massaggi che fanno (quasi) sempre bene, ricordatevi due elementi: acqua e terra. Entrambe madri universali, toccate, pensate e adoperate con il giusto spirito sono fonte di energia pulita, vitale e di rispetto per tutti i beni comuni.

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“Quanto è stupefacente sapere che quello che noi chiamiamo "vista" è un incontro fra i nostri nervi e dei quanti di luce chiamati fotoni visibili? E il tatto qualcosa di illusorio visto che quando tocchiamo un oggetto in realtà sono i gusci esterni formati dagli elettroni degli atomi che formano la nostra pelle che si incontrano e trasmettono in impulso elettrico al cervello questa sensazione. Idem per il suono: molecole d'aria che ritmicamente urtano il timpano. E il gusto: incontri di elettroni fra i recettori della lingua e quelli che avvolgono le molecole del cibo (per questo i grassi sono così buoni: restano più a lungo attaccati ai recettori). E l'olfatto? Molecole che "sbattono" contro le estremità di neuroni specifici: sì, il nostro cervello è collegato con l'aria attraverso di essi!”

Monica Marelli


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