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DanteDì: La Divina Commedia illustrata da Federico Zuccari di M.Cristina Nascosi Sandri

DanteDì: La Divina Commedia illustrata da Federico Zuccari di M.Cristina Nascosi Sandri

What's a classic? Cos'è un classico? - si chiedeva T.S.Eliot, grande Autore americano, naturalizzato britannico...

Mercoledi, 24/03/2021 - ...ed amante di Dante, fin dalle origini. Il suo essere saggista, critico e poi drammaturgo - fictioner, proprio dal latino 'fingo' - lo portò ad apprezzare il Padre della Lingua del Bel Paese come pochi e, probabilmente, a crescere con lui.

E’ dall’inizio dell’anno che il Settecentenario dalla morte di Dante Alighieri, la Divina Commedia ‘ha ripreso vita’ sul web, un 'classico', dunque, che rinasce a nuova vita. Sono infatti per la prima volta visibili online, sul sito degli Uffizi, tutti i meravigliosi disegni che illustrano il Poema, realizzati alla fine del Cinquecento dal pittore Federico Zuccari, famoso per aver affrescato la Cupola di Santa Maria del Fiore.
Gli 88 disegni, eseguiti dal pittore sul finire del Cinquecento, costituiscono la più imponente compagine illustrativa della Commedia realizzata prima dell’800. Creata tra il 1586 e il 1588, durante il soggiorno di Zuccari in Spagna, l’intera raccolta è entrata nella collezione degli Uffizi nel 1738, grazie alla donazione di Anna Maria Luisa de’ Medici, Elettrice Palatina. Da allora custodita nel Gabinetto dei Disegni e delle Stampe, è stata esposta al pubblico, parzialmente, soltanto in due occasioni: nella grande mostra dantesca tenuta a Firenze in Palazzo Medici-Riccardi nel 1865 e alla Casa di Dante in Abruzzo nel 1993.

Le Gallerie degli Uffizi che, come detto, custodiscono l’intero ‘corpus’ degli 88 fogli ‘danteschi’ aprono le celebrazioni pubblicando sul loro sito (www.uffizi.it) la mostra virtuale “A riveder le stelle”, con un apparato didattico scritto da Donatella Fratini, curatrice dei disegni dal Cinquecento al Settecento degli Uffizi.
Dunque tutte le illustrazioni della Commedia dello Zuccari sono state digitalizzate in alta definizione e organizzate in un percorso a tappe che permette di ammirarle per la prima volta nella loro interezza ed in ogni dettaglio. L’eccezionale silloge visiva, eseguita dal pittore sul finire del Cinquecento, è la più imponente relativa alla Comoedia, realizzata prima dell’800.

Il direttore delle Gallerie degli Uffizi Eike Schmidt, con soddisfazione, ha espresso il senso dell’eccezionalità di questo progetto:
“Finora questi bellissimi disegni sono stati visti da pochi studiosi ed esposti al pubblico appena due volte e soltanto in parte, oggi, vengono pubblicati integralmente e con un commento didattico - scientifico sul sito degli Uffizi, dove d’ora in poi saranno liberamente consultabili. È un vero orgoglio per le Gallerie aprire il Settecentenario dalla morte del sommo poeta rendendo disponibile a tutti questa straordinaria raccolta di arte grafica. Materiale prezioso non solo per chi fa ricerca ma anche per chi, appassionato dell’opera dantesca, sia interessato ad addentrarvisi per seguire, come dice l’Alighieri - virtute e canoscenza”.


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