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D'amore e d'ombra. Tutto quello che vorreste sapere sulle madri

D'amore e d'ombra. Tutto quello che vorreste sapere sulle madri

Dal 28 agosto al 2 settembre torna la scuola politica di Be Free appuntamento imperdibile per chi ama la socialità nella riflessione.

Venerdi, 08/07/2016 -
Fervono i preparativi per "D'amore e d'ombra: buone, perfide, libere, aguzzine, simboliche, transgender, surrogate, ottime, pessime MADRI" attesa scuola politica organizzata dalla Cooperativa Be Free, che torna nella sua forma residenziale a San Martino al Cimino vicino Viterbo. Come nelle edizioni precedenti, il tema centrale viene scelto tra i tanti possibili argomenti per la sua rilevanza all'interno della riflessione femminista, passata e presente. La scelta delle madri come nodo chiave dell'edizione 2016 della scuola si è rilevata più che calzante rispetto al dibattito femminista degli ultimi mesi, che si è concentrato in particolare sulla gestazione per altri e altre. Abbiamo chiesto a Sara Pollice, operatrice di Be Free e tra le organizzatrici della scuola estiva di darci qualche informazione in più sul programma della scuola e sulle riflessioni che l'hanno generata. (programma)



In questi mesi passati, per ragioni legate alla cronaca e non solo, si è parlato molto di maternità e in particolare di maternità surrogata. Voi però avete scelto questo tema poco meno di un anno fa, a conclusione della scuola estiva sulla Memoria (a cui Noidonne ha partecipato). Dunque, per quali ragioni avete deciso di dedicare questa scuola estiva al tema delle madri ben prima dell'attenzione mediatica che si è scatenata negli ultimi mesi?



Il tema delle madri è così vasto e sfaccettato che era proprio il caso di affrontarlo alla scuola politica di Befree. Dalla prima edizione infatti costruiamo le scuole come occasioni in cui ci possiamo fermare per riflettere, elaborare, sentire insieme, partendo ognuna da sé. Nelle nostre, devo dire, sempre intense restituzioni emerge che ognuna se ne va arricchita da conoscenze, punti di vista, strumenti nuovi sia per il tema che per il resto della vita, quando torniamo alla quotidianità, quando torniamo a muoverci nel mondo. Ci sono ombre che abbiamo deciso di esplorare come le madri assassine (Sonia Viale), le madri sentinelle del patriarcato (Oria Gargano). Le madri reali, simboliche o altre da noi che siano sono soggetti presenti nelle nostre vite, siamo noi stesse, è uno specchio con cui cresciamo e che non possiamo che accettare ed accogliere. Siamo partite da qui, da questo bisogno e da quello di condividerlo con quante più donne possibili.



E' ancora possibile scegliere se diventare madri o no, impossibile però è scegliersi la propria madre con cui le figlie di solito intrattengono rapporti che, nel migliore dei casi, sono molto complessi. Ci sarà spazio anche per questo aspetto nelle giornate della scuola?



Nella staff della scuola Oria ed Anna sono madri, mentre noi quattro siamo figlie. Anche questa è una ricchezza che ci ha aiutato a costruire la scuola. Abbiamo dedicato una mattinata all'origine, alle sfaccettature e alla complessità del materno nella psicanalisi, il 30 agosto. In questo spazio potremo ascoltare un'intervista a Manuela Fraire, psicanalista, che abbiamo realizzato lavorando sull'evoluzione delle madri dalla prospettiva della sua esperienza in studio e sull'attualità della Gestazione Per Altre. Credo che sarà un momento veramente catartico per tutte! Poi c'è l'intervento di Giorgia Serughetti "Madri o seduttrici: stereotipi di genere, potere sociale e liberazione" che parla proprio del rapporto madri-figlie. L'altro aspetto che ci coinvolge è il corpo, perché la relazione materna si esprime attraverso i corpi e ne costituisce l'impronta primaria. Questa istanza l'abbiamo accolta inserendo un laboratorio teatrale sempre il 30 agosto a cura di Francesca Romana Miceli Picardi e Betta Cianchini e un laboratorio il giorno dopo realizzato da Ilaria Olimpico, che è una "facilitatrice di teatro che ri-connette". Il corpo sarà in gioco, dunque.



La maternità o la non maternità è un tema nella vita della quasi totalità delle donne ma resta, come probabilmente è giusto che sia, una questione molto personale, in cui le scelte che ognuna compie sono difficili da giudicare dall'esterno. Resta però ovviamente un nodo politico per le femministe quello di riuscire a scardinare stereotipi e luoghi comuni sul tema e contribuire a una narrazione che possa rappresentare le differenze. Come si muove be Free in questo senso? La scuola estiva è costruita con questa idea dietro?



Sì Silvia, hai colto nel segno. Le nostre scuole riflettono la complessità in cui ci muoviamo sempre dentro e fuori Befree. La scelta di declinare il materno in forme diverse da quelle del discorso pubblico e di approfondire dibattiti cardine che si sono dipanati durante l'anno (nel giorno dedicato al dibattito sulla Gestazione Per Altri interverrà tra le altre Michela Murgia) dice molto del bisogno di entrare fino in fondo alle contraddizioni e del nostro essere femministe-speleologhe. Però la scuola è anche molto altro è fatta di momenti di convivialità di amore, di apertura, di incontro. Oltre a riflettere e ad elaborare si ride molto e ci si diverte. Vi aspettiamo tutt*.



Per info e iscrizioni potete scrivere a befree.scuolaestiva@gmail.com. Oppure chiamate Gaia: 339/3803389 o Anna: 339/2938284

 

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