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Dalla parte delle bambine

Dalla parte delle bambine

Egitto - “Lei è l’Egitto”, l’associazione che punta sulle giovani per cambiare la società

Zenab Ataalla Sabato, 28/02/2015 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Marzo 2015

Si chiama Heya Masr, Lei è l’Egitto, ed è tra le associazioni egiziane impegnate a fornire alle giovani tra gli otto ed i venti anni di età gli strumenti per realizzare il loro potenziale e a incoraggiare la comunità nell’apprezzare il valore femminile. Formalmente nata nel 2013, in poco tempo è diventata un punto di riferimento per le bambine che vivono nei pressi delle Piramidi, a Giza, città diventata un’appendice de Il Cairo grazie a veloci collegamenti stradali. “Heya significa Lei in arabo. Con questo nome abbiamo voluto esplicitare l’importanza che l’elemento femminile ricopre nello sviluppo della società” spiega Moody Demetry, il fondatore americo-egiziano che, diviso tra gli Stati Uniti e l’Egitto, ha deciso di darle avvio.



Laureatosi con il massimo dei voti in ingegneria e con un’esperienza presso una ong americana che sviluppa progetti umanitari in Egitto, il passo che porta Moody Demetry a creare l’associazione e a rinforzare il legame con le sue origini è breve. “Durante il mio volontariato alla Negma ho iniziato a pensare a cosa potessi realmente fare per aiutare il mio Paese. Dopo la Rivoluzione del 2011 era chiaro che se si voleva fare qualcosa per il futuro dell’Egitto bisognava partire dal basso e dalle donne. Esistevano molte associazioni che lavoravano sulle questioni femminili, ma erano rivolte alle adulte e soprattutto alle vittime di molestie sessuali, aumentate a dismisura nel periodo post rivoluzionario. Erano del tutto assenti, invece, realtà che si occupavano delle bambine, soprattutto di quelle delle classi meno agiate”. Ed è proprio su di loro che si snodano le attività dell’associazione, che oggi conta più di 80 ragazze impegnate settimanalmente con un programma intenso.



Le partecipanti, suddivise in diverse classi a seconda dell’età, seguono corsi di autostima, attività mirate a fortificare il carattere e la personalità, passando per seminari improntati sulla corretta alimentazione, l’attività fisica e le capacities building, portate avanti anche grazie alla collaborazione con alcune organizzazioni locali. “Lavoriamo sia internamente che esternamente. Le lezioni frontali e la pratica permettono di raggiungere il nostro obiettivo: incoraggiare queste piccole donne a credere nei loro sogni. Con un lavoro di squadra portato dalle volontarie, la maggior parte delle quali ha frequentato i nostri corsi precedentemente, aiutiamo chi viene ad Heya Masr a non abbandonare l’idea di essere quello che vorrà essere un giorno. E soltanto così facendo possiamo fare la differenza”. Attraverso un percorso di formazione a tutto tondo le bambine e le ragazze riescono ad esprimere ciò che sentono e quello che vogliono diventare. E lo fanno anche con l’appoggio della famiglia, che “ha un ruolo fondamentale”. Per questa ragione i genitori e i fratelli sono coinvolti e sono invitati ad assistere ad una sessione di quattro ore in cui le ragazze spiegano cosa stanno imparando e dove vogliono arrivare”. Perché, conclude Moody , “Heya Masr è nata per aiutare queste giovani ad acquisire una consapevolezza fisica e sociale che parta prima di tutto dalla scoperta del loro potenziale e della loro forza. Ed è su questo che continueremo a lavorare. Perché Loro sono l’Egitto”. Sono l’Egitto del futuro.



Foto di Heya Masr.









 



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