Dalia Basiouny, la regista teatrale che racconta la forza delle donne

Il Cairo. Attivista per i diritti femminili da sempre, Dalia Basiouny è conosciuta per essere determinata, a tal punto da essere stata la prima artista egiziana ad avere aperto quasi venti anni fa “La squadra per le Arti”, la prima compagnia teatrale indipendente femminile, nella quale ieri come oggi ricoprono un ruolo fondamentale le giovani attrici ed artiste egiziane.

Sempre interessata ad indagare il femminile nei suoi spettacoli, anche nella sua ultima opera che ha debuttato al Cairo a maggio scorso non è da meno.

Rivisitando il famoso testo teatrale americano Stage Door, scritto a quattro mani da George e Edna Ferber del 1936, nel suo ultimo lavoro dal titolo “Dietro le quinte” trasforma le donne nelle protagoniste assolute della scena, con i loro pensieri e gesti.

Lo spettacolo che narra i sei giorni antecedenti un debutto teatrale, ruota intorno al personaggio di Farida, una giovane regista.

Tutto sembra andare per il verso giusto, non sembra esserci alcun problema all’orizzonte, ma all’improvviso, a pochissimi giorni dal debutto l'attore principale decide di lasciare lo spettacolo teatrale per prendere parte ad una produzione televisiva che gli darà maggiore visibilità e remunerazione.

Cosa fare allora? Farida non accetta che tutto il duro lavoro fatto nei mesi precedenti vada perso, e così, nonostante tutte le paure ed insicurezze del caso, chiede al dottore Iman, drammaturgo dello spettacolo, di sostituire il protagonista maschile.

Ad una prima accettazione dell’uomo, le cose si complicano quando anche lui decide di non salire su quel palco. Per Farida si tratta di un doppio tradimento, sia dal punto di vista lavorativo che da quello affettivo, anche perchè i due avevano avuto una storia d’amore qualche anno prima e forse proprio quell’amore rappresentava per Farida la sicurezza che tutto sarebbe andato bene. Ancora una volta la giovane regista è chiamata a prendere una decisione importante per sé stessa e per la sua carriera.

Manca davvero poco al debutto e l’unica cosa da fare è tagliare le battute del personaggio maschile e concentrarsi sulla protagonista femminile e gli altri personaggi, operando di fatto un vero e proprio stravolgimento del testo.

Ma la paura che regna nel dietro le quinte prima di salire sul palco si trasforma in un giubilo di gioia quando Farida e la squadra di attori capiscono che lo spettacolo ha riscosso molto successo tra il pubblico in sala.

Per molti “Dietro le quinte” rappresenta a pieno la personalità ed il carattere combattivo di Dalia Basiouny che di fronte ai problemi, soprattutto quelli derivanti dalla pressione della politica sui suoi lavori, ha sempre aggirato l’ostacolo rimettendo mano alle sue opere senza però snaturare il messaggio originale che voleva veicolare.

Allo stesso modo anche i personaggi di “Dietro le quinte” rappresentano, chi per un modo e chi per un altro, le sfaccettature di questa artista femminista sempre in prima linea per i diritti femminili.

L'interazione tra i personaggi e le loro storie, l’eterno scontro ed incontro del femminile con il maschile vogliono offrire al pubblico in sala l’esempio della perseveranza femminile che raggiunge il proprio obiettivo anche in presenza di tutta una serie di difficoltà.

Per questo motivo “Dietro le quinte” racconta della capacità delle donne di recuperare anche quando sono ferite dall’uomo che avevano amato, come è successo a Farida con il dottore Iman, ma che vanno oltre il dolore e la delusione, che guardano avanti, rivolgendo lo sguardo al futuro, che cercano e creano momenti di rivincita e di successo proprio perchè quella forza parte da loro stesse. Parte da quello che sono e quello che vogliono essere.