“Perché gli uomini, nati dal corpo delle donne, si accaniscono sul corpo delle donne? Perché amore e violenza sono intimamente intrecciati?” queste le domande poste da Lea Melandri, intervenuta al dibattito promosso da Maschile Plurale presso la Provincia di Roma.
Uomini che si mettono in discussione, uomini che hanno deciso di intraprendere un percorso di conoscenza e autocoscienza che ricorda molto il partire da sé di certo femminismo; uomini che con i femminismi cercano di dialogare, che cercano di dialogare con altri uomini. I loro volti, le loro parole, la loro concretezza, i loro sentimenti, il tentativo di far emergere identità plurali e plurali modelli di virilità, appaiono nel video “Da uomo a uomo” realizzato da Michele Citoni e proiettato in anteprima nazionale per questa occasione.
“La pulsione aggressiva è legata alla costruzione delle relazioni.” - ha detto Lea Meandri, commentando che “occorre saper vedere l’aspetto di normalità, di familiarità della violenza. Il fatto che di fronte a una violenza i mass media tendano a etnicizzare la questione oppure a definirla come patologia devia dal vero. Anche questi sono problemi sollevati dal femminismo. Sì, ci inquieta la 'normale confusione tra amore e violenza', eppure questa confusione esiste, ed è legata al fatto che le donne hanno esercitato una sorta di potere sostitutivo, come ad esempio quello enorme delle madri sui figli, oppure il potere di rendersi indispensabili all'altro. Dobbiamo interrogare i rapporti familiari e di coppia, anche se è vero che è stato il maschio a dividere il privato e il pubblico. Ma nuovo potere vuol dire anche nuova libertà. Queste sono Parole che ci riguardano, ed è importante anche per gli uomini, per capire come si è costituita la virilità, come definire il desiderio maschile, quanto persino di alienante c’è in esso, ad esempio nell’espressione del controllo sul corpo dell'altro. Un altro aspetto da indagare a fondo è quello del lavoro di cura che tradizionalmente si pensa di esclusivo appannaggio delle donne, e ora addirittura si è esteso alla vita pubblica. Le donne dovrebbero assolvere questa eterna e onnicomprensiva funzione di sostegno, per ‘salvare la patria’, pur quando questa sia costruita a misura maschile…”.
Nel corso dell’incontro Elisa Giomi dell’Università di Siena ha presentato i risultati della ricerca “La violenza maschile sulle donne nei telegiornali”, dalla quale emergono inquietanti manipolazioni e incompletezze delle informazioni su assassini noti e meno noti. In particolare, la ricerca analizza gli stereotipi di genere in casi di cronaca nera, sia per quanto riguarda le vittime, sia gli autori. Particolari raccapriccianti e illazioni da parte dei mass media, spesso smentiti dalle stesse indagini, tendono a spostare l’attenzione del pubblico dal fenomeno della violenza maschile contro le donne alla nazionalità degli autori dei crimini oppure alle loro appartenenze religiose.
Marco Deriu, dell’Università di Parma, ha illustrato numerose campagne contro la violenza maschile, evidenziandone punti di forza e debolezza; fra le critiche mosse ad alcune di queste, l’incapacità di trasmettere un messaggio chiaro e, ancora peggio, il rafforzamento di stereotipi che possono essere invece alla base delle violenze che queste pubblicità dovrebbero condannare e prevenire.
Insomma, c’è ancora molto da fare. Per questo l’incontro promosso da Maschile Plurale rappresenta una tappa culturale importante, alla quale speriamo ne seguano altre.
Elisa Giomi conduce da diversi anni una ricerca sulla rappresentazione della violenza contro le donne nei 6 principali tg italiani (3 rai e 3 mediaset) prendendone in esame, tra le altre cose, i meccanismi narrativi.
Marco Deriu porta avanti una ricerca su campagne contro la violenza maschile individuando figure ricorrenti, ipotesi implicite ed esplicite sottostanti ai messaggi veicolati e ai destinatari.
Da uomo a uomo
Lettera aperta sulla violenza maschile
video realizzato in occasione della manifestazione nazionale di Maschile plurale del 21 novembre 2009 a Roma in Piazza Farnese per la Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne. In collaborazione con la Provincia di Roma.
Contenuti extra: Piazza Farnese / Intervista a Isoke Aikpitanyi / Intervento di Ettore Ciano.
L’Associazione Maschile Plurale
È un luogo di confronto fra uomini di diversa provenienza politica e di diverso orientamento sessuale sulle relazioni, sul potere e sul desiderio. Promuove esperienze e iniziative su modi nuovi di interpretare ed esprimere la maschilità.
L’incontro, al quale ha partecipato anche la Presidente della Commissione delle Elette della Provincia di Roma, Roberta Agostini, è stato moderato da Stefano Ciccone, dell’Associazione Maschile Plurale.
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