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Da Pescara e da Chieti

Da Pescara e da Chieti

Consigliere di parità - Pescara, inserimento lavorativo donne vittime di violenza. Chieti, isitituiti i Centri DonnAttiva

Maristella Lippolis Mercoledi, 25/03/2009 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Febbraio 2007

Pescara
Inserimento lavorativo donne vittime di violenza

Le Consigliere di Parità della Provincia di Pescara, l'Assessorato al Lavoro provinciale, il Comune di Pescara e lo Sportello Antiviolenza del Comune gestito dall'Associazione Ananke, hanno siglato un Protocollo d’intesa finalizzato all'attivazione di azioni di facilitazione per l'inserimento lavorativo di donne vittime di violenza e maltrattamenti. Il Protocollo nasce dalla constatazione che per attivare politiche di contrasto efficaci e in grado di consentire alle donne di uscire dal circolo vizioso della violenza subita in silenzio, occorre il coinvolgimento e la messa in rete di molteplici soggetti pubblici e privati e l'attivazione di competenze diverse. In particolare le operatrici dello Sportello antiviolenza attivato dal Comune nell'ambito dell'iniziativa comunitaria Urban 2 e la Consigliera di parità, collaborando alla soluzione concreta di casi, hanno constatato che molto spesso il lavoro rappresenta uno strumento fondamentale per ridefinire percorsi autonomi di vita, per consentire la fuoriuscita dal ciclo della violenza subita e affrancarsi da condizioni di ricatto economico e di dipendenza. Un percorso non facile, soprattutto se la donna che ha subito maltrattamenti e violenze non ha un lavoro fuori casa che le consenta l'autonomia economica, e se la presenza di figli determina anche problemi di conciliazione. E' nata così l'idea di operare in forma più strutturata, coinvolgendo le parti che possono attivarsi per risolvere positivamente il problema dell'inserimento lavorativo, nell'ottica che la violenza contro le donne non è un fatto privato ma è un problema di diritti e di cittadinanza. Il protocollo ha lo scopo di facilitare l'inserimento lavorativo attraverso la predisposizione di alcuni servizi mirati all'interno dei Centri per l'Impiego gestiti dalla Provincia, attività formative specifiche rivolte alle operatrici e agli operatori degli stessi, la messa in rete di tutti soggetti che intervengono sulla domanda e l'offerta di lavoro in contesti operativi diversi. Verranno inoltre intraprese azioni di sensibilizzazione del territorio provinciale, rivolte a istituzioni, enti, aziende, parti sociali, associazioni di categoria e agenzie per il lavoro, sul tema della violenza alle donne e sull'importanza del lavoro come strumento fondamentale per ridefinire percorsi autonomi di vita. Un impegno preciso che la Provincia, nella persona dell'assessore al lavoro e alla formazione professionale, ha dichiarato di volersi assumere, individuando le modalità più adatte di facilitazione nel percorso dell'inserimento lavorativo e le forme più utili per risolvere i problemi di conciliazione che di volta in volta emergeranno, anche attraverso l'erogazione di vaucher di conciliazione. Già dal mese di gennaio hanno preso il via le prime attività di sensibilizzazione degli operatori dei Centri per l'Impiego, per definire l'organizzazione della presa in carico e le eventuali attività formative a loro destinate.
° Consigliera di Parità Provincia di Pescara

Chieti
Isitituiti i Centri DonnAttiva
La Consigliera di Parità della Provincia di Chieti, Giovina Tomassi ha attivato presso la sua sede a Chieti e presso il Comune di Vasto due Centri di accoglienza, informazione, documentazione, orientamento, formazione dedicati alle donne. I Centri DonnAttiva di Chieti e Vasto sono stati finanziati nell’ambito dell’iniziativa Comunitaria Equal Progetto DonnAttiva, incentrato sulla riduzione della segregazione di genere in ambito professionale. Uno dei punti di forza del progetto è rappresentato dal coinvolgimento di 18 Organismi Pubblici e Privati, che hanno aderito e sottoscritto un Protocollo di Rete a supporto dell’iniziativa. I due Centri si propongono anche come un punto di riferimento per le donne maltrattate e vittime di violenza. “Sono un luogo aperto, accogliente e non burocratico, recettivo delle diversità delle donne, capace di registrarne e valorizzarne le caratteristiche e le risorse individuali", sostiene la Consigliera. Le donne in età lavorativa, nelle loro diversità di esperienze, condizione e scolarizzazione, che ritengono di aver subito violenza e maltrattamenti, possono trovare presso la struttura operatori in grado di individuarne le difficoltà oggettive e psicologiche e aiutarle nel percorso di valorizzazione di sé. Ciò è particolarmente importante proprio per quelle donne che hanno perduto l’autostima e la percezione delle proprie possibilità, e di conseguenza non hanno vissuto in modo sereno l'inserimento sociale e lavorativo. Il Centro offre numerosi servizi, come la consulenza legale gratuita, e svolge una funzione di supporto per le donne che hanno difficoltà a presentare con realismo le proprie competenze e il proprio progetto professionale e tendono a sottovalutarsi anche a causa delle esperienze negative subite. "Il Centro DonnAttiva - sostiene la Consigliera Tomassi - non è concepito come luogo di emarginazione o esperienza esterna alla realtà del mercato del lavoro e della società; infatti la struttura opera in una logica di interazione e collaborazione con Enti ed Istituzioni e mette a disposizione degli altri operatori esistenti sul territorio di riferimento i risultati delle proprie conoscenze ed esperienze, a partire dalla sinergia con i Centri per l'Impiego”.

(27 febbraio 2007)

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