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Da Hippie a Yuppie

Da Hippie a Yuppie

Strategie private - "Ebbene sì! L’abito fa ancora il monaco! "

Melchiorri Cristina Martedi, 15/09/2009 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Settembre 2009

Buongiorno Dottoressa,

mi chiamo Loretta Zambor le scrivo per raccontare la mia storia di cambiamento radicale ed il passaggio da Hippie a Yuppie per poter dimostrare la mia superiorità professionale.

Per cultura familiare, per il momento storico in cui sono nati e hanno vissuto la loro giovinezza i miei genitori e, perché no, per filosofia di vita, fino a poco tempo fa ero una “figlia dei fiori”!

Vuol dire, prima di tutto, che ho sposato gli ideali di pace e libertà che caratterizzavano il periodo del movimento hippie nella sfrenata ricerca della totale libertà, e poi anche un modo di vestire Hipster cioè essere fashion con il peggio della moda!

Nella ricerca della libertà, anche culturale, ho seguito un percorso di studi in Economia in una delle più titolate Università milanesi prendendo una specializzazione in “Finanza internazionale” ed un master alla “Princeton University”.

Sono stata libera dunque di scegliere il mio percorso personale e di portare avanti i miei ideali fino allo scontro con la realtà del mondo del lavoro in cui la libertà si riduce proporzionalmente alla carriera che fai.

Ho iniziato a mandare curriculum vitae presso le aziende per cercare un lavoro ed immediatamente sono stata contattata per posizioni prestigiose ma, nonostante la mia preparazione ed i complimenti che ricevevo durante le interviste di selezione non riuscivo a trovare lavoro.

Soltanto una volta, durante l’ennesimo colloquio, un selezionatore ha avuto il coraggio? l’accortezza? la premura? la delicatezza? la determinazione? di dirmi che per superare il colloquio avrei dovuto abbandonare il mio stile hippie ed abbracciare lo stile…yuppie!

Ebbene sì! L’abito fa ancora il monaco!

Oggi, dopo un anno, ho assunto la direzione finanziaria in una azienda di articoli per la domotica e rispondo a tutti i canoni di quegli “Young Urban Professional” tanto famosi negli anni 80, anni in cui sono nata e sì, anche io ho trovato la mia realizzazione nel lavoro che faccio e nella “comunità economica capitalista”!!!



Cara Loretta,

confermo, e sottoscrivo, che l’abito fa il monaco, almeno all’inizio di qualsiasi relazione, la favorisce, la agevola. Specialmente in un colloquio di selezione, il candidato vestito bene restituisce una immagine di ordine, equilibrio, metodo… fattori importantissimi nel mondo del lavoro.

Inoltre Loretta, hai agito seguendo la filosofia di vita degli Hippie: hai scelto liberamente di cambiare per svolgere con passione un lavoro per cui ti sei preparata!





(15 settembre 2009)

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