Mercoledi, 17/02/2021 - L’agenda di Noidonne, dedicata quest’anno alle donne Premi Nobel, si pone perfettamente in linea con le tendenze degli organismi internazionali per la tutela dei diritti. Non a caso infatti, in occasione e in omaggio alla Giornata internazionale delle donne e ragazze nella scienza del 2021, voluta dall’ONU, anche la Fujifilm ha pubblicato nel magazine “Women4Women”, al suo secondo numero, una monografia sulle donne che si sono contraddistinte in vari ambiti della scienza, le cui voci narranti sono un ottimo esempio dell’avanguardia della ricerca al femminile.
Un universo ancora sconosciuto ai più, quello delle donne nella scienza, che cresce e umanizza la scienza stessa con competenza, empatia e determinazione: Fujifilm ha selezionato tra le scienziate del proprio gruppo e quelle incontrate sul cammino professionale, una ventina tra contributi e interviste provenienti da tanti Paesi, perché, si scopre leggendo, spesso le donne nella ricerca fanno rete e si scelgono le une le altre per progetti e sfide importanti.
“Ci è stata raccontata una storia dello sviluppo e dell’innovazione sempre al maschile, i nomi dei grandi scienziati li conosciamo tutti, li abbiamo studiati sin dalle elementari – ha affermato Luana Porfido, Head of Corporate Comunication and Integration Chief FUJIFILM Europe GmbH, che ha voluto realizzare questo strumento di divulgazione – poche le donne che ci vengono in mente: Levi Montalcini, Marie Curie, certo, ma se già facciamo il nome di Margot Lee Shetterly, o di Katherine Jonson, Beatrix Potter, Tu Youyou: quanti conoscono il loro lavoro straordinario? Nonostante alcune siano Premio Nobel. Iniziare a parlare di loro, ma anche sottolineare il pregio e la caratura scientifica di tante scienziate che lavorano oggi con noi o per noi, intendendo non solo per noi Fujifilm ma per noi tutta l’umanità, è un dovere.”
Tra le tante donne che raccontano la propria vita nel magazine: Nicoletta Ademollo, biologa con dottorato in scienze polari i cui studi sono al centro dell’attualità per l’ecotossicologia analizzata monitorando i microinquinanti organici e l’impatto sull’ambiente alla fine del mondo, cioè in Antartide; Lucia Troisi, astrofisica e novellista precoce con una specializzazione di buon auspicio per tutte, quella sull’evoluzione delle stelle e dei satelliti; Chandana Sharma, empatica e diretta che racconta di aver “iniziato dalla fragole” per poi diventare Direttore presso Fujifilm Irvine Scientific di Bioproduzione di cellule e terapia genetica, domandandosi al tempo stesso se sia anche una buona madre.
Per Cari Petrow-Sadowski, l’amore per la scienza scatta in un campus estivo quando un’amica si sente male e scopre di avere la leucemia: happy end per entrambe. Cari è oggi Principal Scientist di Fujifilm Diosynth Biotechnologies, e l’amica è diventata un’importante oncologa pediatrica. E ancora Heidi Franken, che spiega con entusiasmo gli studi per l’RCPhC1 e il colpo di fulmine nella sua ricerca per Fujifilm, su un biomateriale peptidico ricombinato, “le pellicole un tempo core business dell’azienda hanno in comune qualcosa con le ossa: il collagene. Partire da questo patrimonio scientifico di conoscenze è stato un valore aggiunto eccezionale.”
C’è poi chi sceglie il part-time per fare volontariato e spronare giovani donne agli studi STEM, come LaToya Mayfield una scienziata che studia le cellule del sangue e ha esperienza di scienze forensi, che è anche fondatrice del GiSTEM - Girls impacting Science Technology Engineering and Mathematics.
Ogni donna racconta la propria vita con la stessa naturalezza con cui spiega la ricerca di frontiera di cui è protagonista, tutte consapevoli che l’intelligenza emotiva femminile si connette alla perfezione con quella collettiva alla base delle nuove dinamiche della ricerca scientifica nel mondo e sapendo, come asseriscono gli studi del MIT di Boston, che esiste un’equazione tra il numero di donne in un team di ricerca e la maggior intelligenza sociale nella ricerca stessa.
Ma per portare in primo piano e metter a fuoco tanta eccellenza, ci voleva una nuova narrazione come quella cercata nella pubblicazione da Daniela Minerva, laureata in filosofia delle scienze, divulgatrice e co-fondatrice di Women and Science Association, nonché direttore del mensile SALUTE, periodico di successo nel panorama italiano dei media dedicati al mondo healthcare.
Una pubblicazione scritta dunque con la semplicità che connota le grandi donne, curata anche nell’immagine e accompagnata dalle foto di reportage dall’Africa al femminile della fotografa Valentina Tamborra.
Per questo il magazine “Women4Women” si connota come un prezioso tassello per un nuovo sapere.
La pubblicazione è sfogliabile al link: https://www.fujifilm.it/women4women/second_issue/
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