Venerdi, 25/11/2011 - Domani, 26 novembre, alle 18, è in programma il secondo appuntamento della rassegna da Donna a Donna. Protagoniste della serata: GOLIARDA SAPIENZA ''L'arte di una vita'', e ORIANA FALLACI 'Testimone del Novecento'', accompagnate dalla musica di ELISABETTA ANTONINI DUO (Elisabetta Antonini; voce ed effetti Alessandro Gwis tastiera ed electron ics; testo a cura di Sabrina Ramacci, letture Orsetta De Rossi). La serata si svolgerà presso la Biblioteca Comunale Paolo Angelani a Piazza Don Minzoni, a Monterotondo (Rm).
Abbiamo già raccolto la testimonianza di Susanna Stivali, direttore artistico del progetto e adesso il microfono si accende per catturare la voce di Maria Luisa Celani, organizzatrice della rassegna, di cui cura anche la produzione. Maria Luisa mi racconta che l’idea, è stata “partorita” da lei e da Susanna circa quattro anni fa, ma solo nel 2010, con il sostegno della Provincia di Roma, sono riuscite ad organizzare la prima edizione. Ed è proprio del rapporto tra l’evento e le realtà delle provincia romana che mi interessava sapere, oltre che del suo “sentire intimamente” le storie delle donne che ha deciso di raccontare.
Come si aggancia questo evento al territorio?
Il progetto è sostenuto dalla Provincia di Roma, in particolare dall’Assessorato alla Cultura, nell’ambito del progetto ABC Arte, Bellezza e Cultura, il cui obiettivo è quello di rivalutare e di far “vivere” i patrimoni artistici e storici del territorio: palazzi, ville, castelli, scuderie, rocche della provincia di Roma. Inoltre, tutti i progetti della nostra associazione hanno sempre la particolarità di essere itineranti e di uscire fuori anche dal contesto cittadino romano.
Siete in contatto con l'associazionismo locale? E che risposta avete dal pubblico?
In alcune situazioni abbiamo creato il contatto e ci interessa molto svilupparlo, anche se ci vuole tempo. Il riscontro del pubblico è ottimo e già dalla prima edizione siamo state molto soddisfatte. Ovviamente siamo sempre in una logica di miglioramento della qualità della nostra offerta e delle nostre proposte in generale, individuando nuovi linguaggi di espressione artistica e di contaminazione, al fine di attrarre una maggiore quantità di pubblico.
Se dovessi scegliere una donna "famosa", tra quelle della rassegna a cui ti senti particolarmente vicina, quale sceglieresti e perchè?
E’ difficile scegliere tra tutte perché le loro storie mi emozionano molto. Se proprio devo fare un nome, ne farò tre: dell’edizione 2010 Alda Merini perché la sua poesia mi disarma emotivamente e perché trovo che l’omaggio musicale curato da Susanna Stivali sia stato perfetto. Attraverso gli arrangiamenti e la sua interpretazione, è stato possibile “agganciare il cuore” della poesia della Merini. A seguiire Anna Politkovskaia, per la tenacia con cui ha portato avanti la sua lotta e per il suo impegno sul fronte de diritti umani. E in questo senso, penso anche a Wangari Mathai, la prima donna africana ad aver ricevuto il Nobel per la Pace, soprannominata la madre degli alberi e scomparsa proprio quest’anno.
Per quanto riguarda l’edizione di quest’anno, dedicata interamente a donne italiane, è veramente impossibile scegliere, perché sono tutte donne da conoscere, così diverse tra loro, ma in grado di regalarci esempi meravigliosi di vita vissuta.
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