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DA CANNES A ROMA

DA CANNES A ROMA

Cinema - Successo e partecipazione per la XVII edizione della rassegna che porta nella Capitale i film di Cannes

Colla Elisabetta Domenica, 01/07/2012 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Luglio 2012

La manifestazione Le vie del cinema da Cannes a Roma, promossa dall’ANEC Lazio in collaborazione con l’Ambasciata di Francia in Italia, ha portato nella Capitale un’oculata selezione delle opere presentate al 65° Festival di Cannes: pochi i film del concorso ufficiale, che i produttori temono di ‘bruciare’ offrendo al pubblico in anteprima (fra gli assenti i due film italiani, Reality di Matteo Garrone, vincitore del Gran Prix, e Io e te, fuori concorso, di Bernardo Bertolucci), ma un’ampia scelta delle sezioni parallele, come la Quinzaine des Réalisateurs e la Semaine de la Critique, fucina di giovani autori e di idee nuove, che propongono film originali difficilmente distribuiti nelle sale. Oltre all’acclamatissimo e commovente Amour, di M. Haneke, vincitore della Palma d’Oro, film sull’amore senile con un incredibile Jean Louis Trintignant ormai ottantenne e due grandi attrici come Emmanuelle Riva ed Isabelle Huppert, da segnalare Beyond the Hills, di C. Mungiu, premiato per la miglior sceneggiatura ed, ex-aequo, per le migliori attrici, Cosmina Stratan e Cristina Flutur, una travagliata storia d’amore fra due donne, separate dalla religione, che si svolge in un convento ortodosso della Moldavia. Interessante anche Paradise: Love, la nuova provocatoria opera - prima di un’annunciata trilogia - dell’austriaco Ulrich Seidl, che racconta le esperienze sessuali di alcune donne europee in Africa. “Molte distribuzioni - ha detto Georgette Ranucci, direttrice artistica della rassegna - stanno capendo che i film belli vanno proposti al pubblico in lingua originale”. Fra le altre opere selezionate, l’iraniano Une famille respectable, di M. Bakhshi, una storia oscura di violenza familiare con risvolti ereditari, ai danni di una donna e conseguente violenza assistita del figlio, ed Infancia clandestina, di Benjamin Ávila, film argentino (autobiografico) sugli anni della dittatura vissuti da un ragazzino figlio di attivisti. L’iniziativa di ‘Cannes a Roma’, molto amata e seguita dal pubblico della Capitale (e patrocinata dall’Assessorato alle Politiche Culturali e Centro Storico di Roma Capitale), ha abbandonato quest’anno le tradizionali location delle sale cinematografiche di Trastevere, per spostarsi nel quartiere Prati, presso i cinema multisala Giulio Cesare, Eden e Adriano, che offrono migliori prestazioni tecniche. Con l’auspicio che molti di questi film, e non solo le grandi produzioni della kermesse cannense (Cosmopolis di D. Cronenberg e 7 Days in Havana, di 7 noti registi, sono già in sala!) possano trovare presto una distribuzione.

(E.C.)

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