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Cultura e libertà

Cultura e libertà

Anna Lizzi Custodi / 4 -

Esther Basile Mercoledi, 25/03/2009 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Dicembre 2008

Cara Anna Lizzi,



desidero esprimerti la mia amicizia e stima attraverso questa lettera che fa intessere fra di noi un legame di onestà intellettuale. Tutto nasce dalla profonda ed intensa amicizia che ho potuto avere con Giglia Tedesco, amica e confidente di tutte le mie stagioni politiche e non solo.

L’aver trovato a caso a Narni , nella città che ho imparato ad amare , il tuo Libro “Con le donne e non solo” è stato un momento significativo che ho letto quasi come un presagio.

Ecco perché ripercorrendo le pagine di questa Intervista, mi sembrava di cogliere il nesso con quella Storia delle Donne che ci ha condotto per mano, facendoci amare la politica, dando senso alle nostre Azioni positive sul rafforzamento della rete fra donne, siano esse pensatrici, operaie, casalinghe, immigrate ed altro . Ho pensato a questo anche quando ho svolto con impegno l’incarico di Presidente della Consulta Femminile della Regione Campania.

Questa volontà che unisce il tuo percorso nella direzione dativa della promozione di una nuova Cultura Femminile e l’impegno che ha fatto di voi donne che ci avete precedute in un cammino difficile, delle testimoni qualche volta scomode dei cambiamenti legislativi,ci dà la misura della continuità di cui parlo spesso nei Convegni.

Solo una donna può insegnare ad un’altra la strada per essere LIBERA e autonoma nel pensiero e nella azione. Solo una donna può fare la partigiana con il cuore ed il sacrificio.

Quando penso alla cultura contadina, quella del Sud Italia in cui vivo, essendo nata a Napoli, penso alle forme aggregative nascoste nelle quali le donne hanno saputo sostenere le economie difficili delle loro famiglie, alle tradizioni, alle leggende, alla fatica di spalle curve, alla vera tolleranza.

L’Udi come fondamento di passi e di conquiste sociali, le associazioni femminili tutte sorte per equiparare la formazione politica delle donne, le conquiste sociali, le lotte in cui il privato e il pubblico si coniugano in una sorta di alchimia , sono le impronte che lasciamo dietro di noi, perché le nuove generazioni siano fiere delle madri della storia, di una Anna Lizzi, di Giglia Tedesco, di Teresa Mattei, di Teresa Labriola, di AnnaMaria Mozzoni e infinite pensatrici del calibro di Hannah Arendt, Simone Weil solo per fare qualche esempio, essendo io una filosofa alla ricerca dei linguaggi delle filosofe che hanno combattuto.

Non posso dimenticare a casa di Giglia una sua foto con Nilde Iotti e le conversazioni con lei , frequenti, passionali, formative. La sua mancanza è dura da accettare. Ho avuto il privilegio delle sue parole, del suo affetto e delle sue indicazioni a percorrere una strada.

La politica è anche confronto e dialettica , se si ha la capacità di ascoltare.

Questo nostro amore per il comunismo, per quella forma di pensiero e di azione che non rimanda al domani ciò che occorre fare adesso, è una scuola unica. La vostra una generazione che sapeva coltivare ideali e concretezza, che andava al fondo delle cose.

Quando penso a Giglia che ancora faceva volantinaggio nei suoi ultimi giorni, ho l’impressione di non poter dire ai giovani se non confusamente e con emozione: fatevi avanti e siate LIBERI.

In una società complessa come la nostra i cui valori profondi di etica, di cambiamento, di tolleranza, di giustizia, sono appannati dalla ricerca costante del piacere e del soldo, sembrerebbe difficile credere nella realizzazione di un nuovo umanesimo, cosa in cui credo profondamente.

In una epoca che ci avvicina ai fondamentalismi, alla anarchia, e ai fascismi è ora il momento di aggregare persone pure e concrete perché la politica, quella vera sia obiettivo e non mezzo.

Sono felice di averti conosciuta, di essere entrata nella tua casa a passi velati, sarò felice di rivederti presto per una conversazione e per uno scambio di idee proficuo.



Un abbraccio ad una cara amica



Esther Basile

Filosofa Istituto Italiano per Gli Studi Filosofi di Napoli



(Napoli, 18 agosto 2008)



MI GIUNGE NOTIZIA DELLA TUA MORTE



Conserveremo la memoria di una donna capace di donare consigli ed esperienze alle altre donne.

Grazie anche a nome dell’Associazione culturale Eleonora Pimentel e di tutte le nostre componenti.



(Napoli, 18 dicembre 2008)

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