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Creme di bellezza

Creme di bellezza

Etichette e composizione - Le creme in commercio sono tante e la domanda è: quale scelgo? Qualche informazione può essere utile.

Ciani Rossella Mercoledi, 08/04/2009 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Aprile 2009

La crema o il latte per nutrire la pelle del viso vanno messi ogni mattina, come si idossano i vestiti per proteggerci dal freddo e dal caldo. Occorre massaggiarla per farla penetrare bene e la quantità si dosa anche in base alla successiva aggiunta di trucco, per cui la pelle si trova ad avere una copertura pesante, come se aggiungessimo, ai normali abiti, un piccolo impermeabile.

L’etichetta di solito è stampata a caratteri microscopici, con vocaboli inglesi di tipo chimico-tecnico; gli elementi che la compongono devono, per legge, essere riportati in ordine di quantitativo di percentuale (ma sono omesse le percentuali dei vari componenti), per cui il primo ingrediente è sempre l’acqua, perché è il maggiore elemento fluidificante, e il secondo è la glicerina, in quanto è il prodotto più idratante. I componenti primari, adatti per la pelle umana sono: olio di mandorle, olio di germe di grano, glicerina - che sono tre idratanti -, poi i burri, ma non quelli di origine animale, perché hanno una composizione molecolare che tende a chiudere i pori; i burri vegetali sono i più adatti: olio di oliva, olio di girasole - che è più idoneo di quello di arachide - burro di karitè che è vegetale, e va sempre messo misto a qualche “diluente”, perché è troppo grasso anche se è ottimo. Perché non vanno bene quelli di origine animale? Perché “tappano” i pori della pelle. E la lanolina, glicerina, vasellina ? La lanolina viene estratta dalla lana e dalla pelle delle pecore, la glicerina è estratta dai vegetali, la vasellina è estratta dagli idrocarburi - i gliceridi -.

Di queste tre componenti, per il viso/corpo va evitata la vasellina, perché è un idrocarburo; in genere viene usata dagli sportivi per non avere troppa sudorazione, cioè per non disidratarsi troppo. E’ meglio evitare la lanolina che, essendo troppo grassa, tende a turare i pori. In una crema può essercene contenuta, ma in dosi minimali, per dare corpo. La glicerina, invece, ha una funzione positiva sulla pelle perchè ha una struttura molecolare semplice, che ha la proprietà di mantenerne l’umidità; è di origine vegetale e favorisce l’idratazione.

Delle tre marche che abbiamo preso in considerazione, in una sola è contenuto il panthenol - che è il costoso estratto di placenta, molto nutriente per la pelle - , ma è scritto verso la fine dell’etichetta, per cui ce n’è “un’ombra”. In tutte e tre vi è un poco di lanolina e di acido stereatico, perché servono a dare corpo alla crema. In una vi è anche un poco di biossido di titanio, (ma quanto?), che ha la proprietà di schiarire la pelle, di renderla più bianca. Negli Stati Uniti le associazioni di consumatori sono molto severe verso la cosmetica e hanno ottenuto attenzione anche sulla qualità dei singoli componenti. Come c’è differenza di qualità tra una farina e l’altra, così anche le materie prime usate in cosmetica possono essere più o meno di qualità.



(1 aprile 2009)



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