Login Registrati
Correva l’anno 1939

Correva l’anno 1939

Storia - La conclusione della guerra civile spagnola, il patto Ribetropp-Molotov e il patto d’acciaio possono essere letti come parti di una instabilità ancora troppo vicina

Bertani Graziella Lunedi, 18/01/2010 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Gennaio 2010

Il 2009 non è stato solamente l’anno del ventesimo anniversario del crollo muro di Berlino, ma anche quello di tre importantissimi settantesimi anniversari: la conclusione della guerra civile spagnola, il patto Ribetropp-Molotov e il patto d’acciaio. Perché non hanno avuto sufficiente eco sulla stampa? Forse perché parlarne non fa bene all’Europa Unita?

Guerra civile spagnola:

Da un punto di vista politico rappresenta la vittoria del fascismo, il rafforzamento dell’alleanza italo-tedesca e la crisi degli equilibri internazionali. Fin dall'inizio i Franchisti poterono contare sull'aiuto delle due potenze fasciste, Italia e Germania, dovuto a: affinità ideologica, volontà di allargare la presenza fascista in Europa, speranza di utilizzare il golpe spagnolo in funzione antifrancese e, allentando la guardia sul confine tedesco, dimostrare alla Gran Bretagna l'inutilità dei suoi sforzi di politica europea e spingerla a rinchiudersi sempre più nell'ambito del suo impero e, in caso di conflitto, garantirsi una Spagna alleata, fiancheggiatrice o, al minimo, neutrale. Al contrario le potenze democratiche non appoggiarono i Repubblicani nonostante le loro richieste di aiuto, per varie ragioni e con varie conseguenze negative. Solo l'URSS intervenne direttamente con aiuti, sia indirettamente, favorendo la formazione delle brigate internazionali, ma in modo cauto, in quanto il suo scopo era quello di creare una rete antifascista insieme alle potenze democratiche. Nonostante ciò, il fatto che solo un paese comunista si schierasse apertamente per i Repubblicani, contribuì a dare alla guerra civile spagnola il carattere di scontro tra fascisti e comunisti.

Patto Ribetropp-Molotov

A fianco della preparazione militare di lunga durata, Hitler intensificò anche l'attività diplomatica.

Il 23 agosto 1939 fu siglato il patto con l'URSS, col quale i due nemici totali si garantivano per 10 anni la reciproca non aggressione. Un protocollo segreto aggiungeva la possibilità per Stalin di: annettere la Polonia orientale (quella occidentale andava alla Germania); annettere Estonia, Lettonia, Lituania; tentare di occupare la Finlandia.

Per la Germania questo patto significò la possibilità di riproporre la strategia del primo conflitto mondiale: concentrarsi prima sul fronte occidentale, poi su quello orientale.

Il patto colse di sorpresa Francia e Gran Bretagna, che proprio in quei giorni stavano negoziando a Mosca un'alleanza antitedesca.

Perchè Stalin cambiava strategia? Per cogliere l'opportunità di attuare i propri progetti espansionistici (non si sentiva ancora pronto per un conflitto con la Germania), per la fiducia nella validità del patto, perché non era convinto della determinazione di Francia e Inghilterra a entrare in guerra contro la Germania temendo di essere lasciato solo e per il rifiuto dei paesi baltici e della Polonia ad accettare la copertura sovietica contro i Tedeschi. Il patto pose Hitler nelle condizioni ottimali per invadere la Polonia, mentre Francia e Inghilterra dovettero entrare in guerra nelle condizioni peggiori.

Tappe dell’Alleanza italo-tedesca:

Il 1936 in conseguenza della guerra d'Etiopia che aveva posto l'Italia in una sorta di isolamento internazionale avviene l’avvicinamento, si partecipa alla Guerra di Spagna e si crea l'Asse Roma-Berlino seguito dall’uscita dell’Italia dalla Società delle Nazioni e dall’ingresso nel Patto Anticomintern (1937). L’accettazione dell’annessione tedesca dell'Austria (1938) e l’importazione delle leggi razziali furono altre premesse per la firma, nel maggio 1939, del Patto d'Acciaio: un’alleanza militare di carattere offensivo a cui fa seguito nel 1940, il 27 settembre, il patto tripartito fra Italia, Germania e Giappone, un patto strategico con cui i tre paesi si dividevano il mondo in zone d'influenza.

E la guerra…

La volontà espansionistica di Hitler (tutto quanto è scritto nel Mein Kampf) e di Stalin, la sottovalutazione da parte degli altri paesi della volontà hitleriana, l’impreparazione di Francia e Inghilterra e i conseguenti tentativi di risolvere i problemi diplomaticamente, la divisione e i sospetti reciproci fra i paesi del fronte antifascista hanno evidenziato che di fatto erano rimasti irrisolti i problemi che avevano causato il primo conflitto.

Non a caso Churchill definirà i due conflitti fasi di un'unica guerra. Soprattutto erano rimasti irrisolti i problemi economici: le varie crisi spingevano a soluzioni protezionistiche e le rivalità economiche quasi sempre si traducono in rivalità politico-militari.

Non so voi, care amiche, ma a me questi pochi dati senza pretese accademico-scientifiche hanno rammentato i rischi che corriamo ogni giorno e che le crisi e le guerre rimangono le nostre grandi nemiche.





(16 gennaio 2010)





Lascia un Commento

©2019 - NoiDonne - Iscrizione ROC n.33421 del 23 /09/ 2019 - P.IVA 00878931005
Privacy Policy - Cookie Policy | Creazione Siti Internet WebDimension®