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COP21: ecco come salveremo la nostra Madre Terra

COP21: ecco come salveremo la nostra Madre Terra

195 paesi hanno sbozzato un testo base su cui, da lunedì prossimo, i ministri delle diverse nazioni avvieranno i futuri negoziati, affinché un accordo globale sulla questione climatica venga ratificato al più tardi venerdì pros

Sabato, 05/12/2015 -
Il testo della COP21, redatto a Parigi poche giorni fa, si squaderna entro un fascicolo di 48 pagine, ed accoglie numerosi aggiustamenti, molteplici opzioni, elenchi di compromessi indispensabili ad armonizzare le intenzioni di quasi 200 paesi disposti in disegual misura a riconvertire la propria economia a vantaggio del benessere del pianeta.



I compromessi più difficili riguarderanno la questione dei finanziamenti ancora da stanziare per i paesi in via di sviluppo. Altro tema spinoso sembra essere quello della ponderazione delle responsabilità. Ogni nazione, infatti, dovrà impegnarsi economicamente al contrasto della catastrofe climatica in misura proporzionale alle responsabilità avute nel causare il degrado stesso. Inutile dire quanto arduo sia il mea culpa di nazioni come la Cina o gli Stati Uniti, vista la posta in gioco (centinaia di miliardi di dollari).



Comunque, il proposito della Convenzione è e sarà quello di contenere il rialzo della temperatura globale, soprattutto attraverso la riduzione delle emissioni di gas inquinanti. Va ancora stabilito se questo contenimento sarà di 2 gradi C, o solamente di un grado e mezzo.

Per conseguire tale obiettivo, gli Stati e le aziende private che vi operano dovrebbero realmente impegnarsi in una macroscopica trasformazione economico-industriale tesa alla massima sostenibilità e al minimo impatto. Per questa strada sembra già avviarsi la Apple, che - stando alle promesse dell'Amministratore Delegato Tim Cook – è decisa ad economizzare 200 milioni di tonnellate di diossido di carbonio attraverso lo sfruttamento di nuovi impianti ad energia solare per l'alimentazione elettrica delle fabbriche cinesi.



Incoraggiante, inoltre, l'esempio della Costa Rica, che ad oggi produce quasi esclusivamente energia elettrica verde. Tutto questo, a dismostrazione del fatto che, in idea, dato un impegno politico-economico concertato fra nazioni e grandi trust, salvare il pianeta resta ancora un'impresa possibile.

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