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Conversazioni con l’autore: Mario Quattrucci

Conversazioni con l’autore: Mario Quattrucci

L’evento rientra nelle finalità e negli obiettivi culturali dell’Associazione, da sempre in prima fila nei Castelli Romani per le attività volte alla promozione della cultura nel territorio, alla diffusione del sapere, allo sviluppo soci

Lunedi, 19/09/2011 - L' Associazione Culturale onlus “8 MARZO” di Albano Laziale, nell’ambito dell’iniziativa “Appuntamenti culturali”, presenta Conversazioni con l’autore: Mario Quattrucci. L’evento rientra nelle finalità e negli obiettivi culturali dell’Associazione, da sempre in prima fila nei Castelli Romani per le attività volte alla promozione della cultura nel territorio, alla diffusione del sapere, allo sviluppo sociale. L'incontro si terrà presso la “Sala Nobile”, di Palazzo Savelli, sede del Comune di Albano Laziale – sabato 24 settembre 2011 alle ore 17.

Partecipano Loredana Massaro, Consorzio per il Sistema Bibliotecario Castelli Romani, Aldo Onorati, giornalista e scrittore, Massimo Marciano, giornalista e presidente dell’Università Popolare dei Castelli Romani. Coordina Ada Scalchi dell’Associazione “8 Marzo”.



Chi è veramente il Commissario Maré, protagonista di tante opere di Mario Quattrucci? Si tratta di un commissario attempato e grassottello, ma ancora scattante, che veste fuori moda ma nutre una passione per i gilet colorati e fantasiosi. Gli piace la buona tavola e cucinare. Gli piace il marsala. Al primo impatto sembrerebbe scorbutico ma chi lo conosce bene sa che invece è umano e generoso. Quando Maré interroga testimoni o presunti colpevoli, assume un'aria da “questurino ottuso e ignorante”, ma proprio quello che potrebbe renderlo antipatico, gli permette invece di esaminare a fondo nella mente dell'indagato. Odia il crimine, ma crede che il marcio si trovi non solo nella natura dell'uomo, ma sia nutrito soprattutto nel cuore della società e della storia, per questo odia i criminali che abitano i piani alti dell'edificio sociale, e tra questi in sommo grado detesta i corruttori e i corrotti di Stato.



Narrati in una lingua sia colta sia popolare, pura e meticcia, antica e vivissima, in una lingua che non occulta la realtà e le sue spaventose contraddizioni ma cerca invece di rendere percepibile la sostanza del mondo, i suoi romanzi popolari si presentano come favole realiste, che commuovono e appassionano, aprono alla conoscenza, aprono al pianto e al riso. Ma sono anche l’occasione per riflessioni a volte argute, a volte amare e malinconiche, sulla grande Storia in cui si iscrive il dramma della piccola storia, idee forti e pensieri deboli che sembrano dominarci, sul mondo che ci circonda. Roma è il teatro e la grande protagonista delle vicende del commissario Marè, che Mario Quattrucci ci racconta con un linguaggio espressionistico, una colorita sacralità, e anche un’indignazione ironica. E’ una Roma amara e impiastricciata, nella cui fatata bellezza si muovono come padroni del sistema, forze oscure e trafficanti in guanti gialli, e con tale materiale Quattrucci racconta le sue storie avvincenti in modo irriverente.



Ufficio stampa Associazione culturale onlus “8 Marzo”

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