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Convergenze politiche al femminile

Convergenze politiche al femminile

Oltre le quote - Gli organismi di parità regionali hanno incontrato le parlamentari per aumentare la presenza di donne nelle assemblee elettive

Bartolini Tiziana Mercoledi, 25/03/2009 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Gennaio 2007

Le senatrici e le deputate del centrodestra e del centrosinistra concordano "sulla necessità di un lavoro trasversale volto a raggiungere l'obiettivo comune di garantire che la rappresentanza parlamentare del nostro Paese risulti in linea con le maggiori democrazie occidentali per quel che attiene all'equilibrio tra i generi". Questa la dichiarazione della presidente Paola Soncini Panerai, al termine dell'iniziativa della Consulta Femminile della Regione Lazio, incontro durante il quale è stata sottolineata "l'ineludibile utilità di un confronto continuo con le rappresentanti degli organismi paritari regionali al fine di superare le ovvie difficoltà di ordine normativo". Nello scorso mese di dicembre la Consulta Femminile della Regione Lazio ha organizzato un incontro delle rappresentanti degli organismi di parità di tutte le regioni italiane con le donne elette in Parlamento allo scopo di sollecitare la loro attenzione sulla non risolta questione della scarsa presenza di donne nelle assemblee elettive. Le elette dei due schieramenti politici, rappresentati dalle onorevoli. Sesa Amici, Marilina Intrieri, Elettra Deiana, Donatella Duranti, Cinzia Dato, Sandra Cioffi, Paola Pelino, Maria Ida Germontani e dalle Senatrici Silvana Amati e Silvana Pisa, che hanno risposto all'appello della Consulta hanno concordato sulla necessità di porre in essere iniziative e strategie mirate al raggiungimento del comune intento. Rosanna Oliva, della Consulta, ha definito "molto utile l'iniziativa di invitare le parlamentari perchè è stata un'occasione in cui si sono espresse, concordando, sulla necessità di interventi per norme di garanzia e per eliminare o ridurre le disparità nella rappresentanza democratica". Nel percorso che si profila la presidenza della Consulta ha ribadito la disponibilità ad essere un punto di riferimento per qualsiasi iniziativa necessaria. "Occorre puntare ad una legge quadro che sia riferimento normativo nazionale e che, nel rispetto delle autonomie territoriali, non consenta deroghe alla necessità di introdurre provvedimenti per incrementare il numero della donne negli organismi elettivi" osserva Caterina Nisida, vice presidente della Consulta insieme a Franca Cipriani, la quale aggiunge "da tempo lavoriamo con altri organismi paritari per rafforzare le donne condividendo l'obiettivo della messa in rete di tutte le realtà territoriali per formare un coordinamento. Abbiamo capito che in questo modo possiamo rendere più incisivi gli organismi paritari e conquistarci un riconoscimento effettivo".
Benedetta Castelli, coordinatrice del gruppo Rappresentanza Democratica e Paritaria della Consulta, conferma la validità dell'impostazione e, sottolineando l'importanza del contributo dato nella stesura dello Statuto regionale, osserva che "continua il lavoro per il riequilibrio delle posizioni elettive anche per le nomine ai vertici delle istituzioni regionali". La presenza di una rappresentante dell' ufficio legislativo del Ministero per le Pari Opportunità, che ha preannunciato una prossima iniziativa del dicastero, è stato segnale della massima attenzione del governo.

(14 gennaio 2007)

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