Mercoledi, 26/11/2014 - Alla vigilia del 25 novembre, l’Ugl ha deciso di celebrare la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne con un momento di dibattito e di profonda riflessione. “Licenziare senza giusta causa è una violenza contro le donne? Questo il titolo del convegno organizzato oggi nella sede del sindacato sulla violenza di genere di cui purtroppo sono ancora vittime tante donne. Violenze che spesso si verificano anche sui posti di lavoro con forme di mobbing, molestie e persecuzioni.
“L’articolo 18 – ha dichiarato il segretario generale dell’Ugl, Paolo Capone - non è uno strumento concepito per creare posti di lavoro, è un principio che fino alla Legge Fornero ha impedito licenziamenti illegittimi, comportamenti discriminatori, aiutando anche noi sindacalisti a difendere le donne dalla violenza nei luoghi di lavoro, indebolirlo ancora di più significa distruggere definitivamente un baluardo fondamentale di civiltà”.
Tra gli ospiti la Senatrice Isa Ferraguti, la Deputata (FI) Renata Polverini e la Consigliera di Parità della Provincia di Roma, Franca Cipriani.
Aprendo i lavori la dirigente Confederale, Ornella Petillo, organizzatrice dell’evento, ha spiegato quanto “l’incontro di oggi sia un’importante occasione di confronto, perché solo discutendo insieme dei problemi si può capire come risolverli, soprattutto in un momento in cui il sindacato è sotto attacco insieme ai diritti dei lavoratori, conquistati in anni di battaglie, che il governo vuole smantellare”.
"L’attacco che si sta portando avanti ai diritti di chi lavora – ha aggiunto - potrebbe creare le condizioni per cui queste forme di violenza diventino ancora più frequenti.
Una violenza anche questa nei confronti di lavoratrici e lavoratori, a cui noi diciamo no”.
“L’articolo 18 ormai non esiste più” ha spiegato nel suo intervento Renata Polverini, che poi ha dovuto lasciare il convegno per l'avvio alla Camera delle votazioni sul Jobs Act. “E’ vero – ha spiegato - che rimane per i licenziamenti discriminatori, ma per quelli di tipo economico non ci sarà più la possibilità di reintegra, solo un indennizzo. Il che vuol dire che in un momento di crisi come questo agli imprenditori converrà licenziare per motivi economici”.
Protagoniste di questa giornata di confronto sono state soprattutto due donne, due sindacaliste Ugl, Alessandra Cirelli e Bice Garzoni, che hanno raccontato la loro storia. Due filmati hanno raccolto le loro toccanti testimonianze di violenza psicologica e sono stati proiettati durante il Convegno.
“Quando un licenziamento avviene senza motivo è una violenza” ha detto commosse Alessandra Cirelli, raccontando dal palco la sua storia. “Nel sindacato ho trovato una famiglia, un aiuto concreto per combattere la mia battaglia e aiutare tanti altri lavoratori”. E poi il dramma di Bice Garzoni che nel suo racconto si è rivolta a chi come lei ha subito delle violenze sul lavoro: “denunciare spesso non serve. In situazioni del genere l’importante è incontrare chi ti crede e troppo spesso questo non accade”.
Franca Cipriani, consigliera di Parità della Provincia di Roma, ha affermato che nell’ultimo anno “le denunce per discriminazione pervenute al suo ufficio hanno avuto una vera e propria impennata”. Tutte le organizzazioni che combattono la violenza di genere “dovrebbero unirsi per rappresentare un vero punto di riferimento”.
Discriminazioni che la Senatrice Isa Ferraguti ha affrontato e combattuto in prima persona da quando nel 1964, giovane operaia nel settore dell'industria tessile, fu licenziata, per aver voluto organizzare una commissione interna, dal titolare della Fra.ri.ca, che produceva la “famosa camicia con i baffi”. Il licenziamento le dà notorietà fino a portarla in Parlamento dove, sostiene, si dovrebbe entrare “solo dopo aver avuto un’esperienza lavorativa”.
I dati sulla violenza sulle donne sono drammatici: quasi una vittima ogni due giorni. Secondo il rapporto Eures nel 2013 sono state uccise 179 donne in Italia. “Stime davvero raccapriccianti” ha commentato la Petillo augurandosi che “tale emergenza costituisca finalmente una necessità al centro dell’agenda politica del Governo”. Ma, come è stato spiegato durante il convegno, le forme di violenza sono tante e diverse. Nel quarto trimestre del 2012, si è osservato un andamento sostanzialmente stabile dei licenziamenti individuali, dove la componente femminile pesa mediamente per il 41,4 per cento.
“La violenza non solo fisica – ha detto Capone concludendo i lavori -, ma anche quella verbale e più strisciante, come il mobbing ad esempio, insieme a forme nuove di persecuzione nei luoghi di lavoro stanno aumentando sia a causa della crisi sia perché dal governo tecnico in poi si stanno via via riducendo e depotenziando strumenti, luoghi e soggetti, come il sindacato, attraverso i quali tali problemi si affrontano e si risolvono”.
“È anche contro questa barbarie nel mondo del lavoro – ha concluso– che noi dell’Ugl abbiamo deciso di scioperare il 12 dicembre prossimo. Contro l’attacco a principi fondamentali non si deve mai recedere e si deve continuare a lottare come noi continueremo a fare”.
Lascia un Commento