Convegno “Di generazione in generazione. Le italiane dall’Unità ad oggi” Firenze 24 – 25 novembre 2
Il 24 e 25 novembre si terrà presso l'Università di Firenze, in occasione dei 150 anni dell'Unità d'Italia, un'importante Convegno dal titolo, "Di generazione in generazione. Le italiane dall'Unità ad oggi" organizza
Mercoledi, 09/11/2011 - Società Italiana delle Storiche
“Di generazione in generazione. Le italiane dall’Unità ad oggi”
Firenze 24 – 25 novembre 2011
Il 24 e 25 novembre si terrà, nell'Aula Magna del Rettorato dell'Università di Firenze (piazza San Marco, 4), il convegno Di generazione in generazione. Le italiane dall’Unità ad oggi, organizzato dalla Società Italiana delle Storiche, in collaborazione con l'Università degli studi di Firenze, la Regione Toscana, il Consiglio regionale della Toscana e la Commissione regionale per le pari opportunità.
Per ripercorrere una vicenda di cui per troppo tempo (e anche in occasione di questo 150°) si è parlato assai poco, abbiamo scelto un percorso articolato per generazioni: generazioni “brevi”, della durata di circa vent'anni ciascuna, in modo da evidenziare il tratto di volta in volta più significativo della presenza delle donne nella comunità e nello Stato nazionale, facendo dialogare la dimensione collettiva con quella individuale. Le domande sottese sono sempre le stesse: in che modo le donne sono riuscite ad essere una presenza nuova e qualificante dell'una e dell'altro? quali opportunità (e quali resistenze) si sono evidenziate lungo questo percorso? Come tutto questo ha influito sul formarsi e modificarsi di nuove identità individuali e collettive delle donne italiane?
Consapevoli del radicamento risorgimentale di una presenza che chiama in causa il nesso donne/nazione, è da lì che si è scelto di partire, analizzando le ragioni, le caratteristiche (e i limiti) del coinvolgimento delle donne nel movimento patriottico (Alberto M.Banti), ma anche riflettendo sulla concreta interpretazione che di esso offrì una poetessa “improvvisatrice”, Giannina Milli, molto nota a cavallo dell'Unità (Maria Teresa Mori). A partire da quell'antefatto, ci è sembrato che la scansione generazionale - una forzatura, senza dubbio, non foss'altro perché segmenta quello che nei fatti è un continuum di età e di esperienze – permettesse di valorizzare al meglio alcuni lineamenti diversi e qualificanti di quella complessa vicenda: dalla precoce importanza assunta dalle donne in quanto educatrici – di cui Erminia Fuà Fusinato ci offre un modello eminente – (e ne parleranno Simonetta Soldani e Nadia Filippini) alla conquista di spazi pubblici attraverso la scrittura, che nell'Italia umbertina assunse la rilevanza di una svolta di costume (Antonia Arslan), bene illustrata dalla vicenda di Matilde Serao, giornalista e scrittrice di notevole fortuna (Rossana Melis); dalla centralità assunta, nel primo Novecento, dal concetto e dalla pratica della “maternità sociale” (Michela De Giorgio) - declinata in modo originale da Maria Montessori (Valeria Babini) - al modo in cui il fascismo fece i conti con le istanze politiche delle donne (Victoria De Grazia) e con la contraddittorietà dei ruoli ad esse assegnati e da esse vissuti, di cui è specchio la vicenda di Margherita Sarfatti, messa a fuoco da Stefania Bartoloni. D'altronde, il contrastato rapporto della “repubblica dei partiti” con le donne, nonostante l'esperienza resistenziale e le novità egualitarie della Costituzione repubblicana, (Tiziana Noce) è confermato dalle difficoltà incontrate da Tina Anselmi e Nilde Jotti ad affermarsi come figure politiche di primo piano (Liviana Gazzetta e Maria Casalini): un riconoscimento che non a caso si intrecciò con la stagione dei movimenti, esaltatrice di “nuove individualità” e di un diverso modo di interpretare e vivere la politica di cui si occuperà Liliana Ellena, e di cui Carla Lonzi fu una indubbia protagonista (Anna Scattigno).
I vari contributi saranno presentati da discussant e intervallati da due tavole rotonde: la prima, dedicata a Le italiane tra diritti e condizionamenti e coordinata da Alessandra Pescarolo tratterà di questioni come la cittadinanza e del suo mutevole significato, mentre la seconda, Dopo i movimenti, coordinata da Patrizia Guarnieri, intende aprire una finestra di riflessione e discussione sulla problematicità di questi ultimi decenni, segnati da una presenza delle donne in politica ricca di luci e di ombre, e certo tutt'altro che risolta.
Apriranno il convegno i saluti di Alberto Tesi, Rettore dell’Università di Firenze, di Enrico Rossi, Presidente della regione Toscana, di Alberto Monaci, Presidente del Consiglio regionale della Toscana, di Rossella Pettinati, Presidente della Commissione Regionale per le Pari Opportunità, e di Elisabetta Vezzosi, Presidente della Società Italiana delle Storiche
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