Mercoledi, 01/12/2010 - “Una campagna comunicativa per arginare il tentativo strisciante di svuotare i consultori pubblici del loro ruolo di centri sanitari, luogo deputato per la tutela della salute della donna e del bambino. E sostegno alle donne che intendano denunciare o fare un vero e proprio ricorso perché vedono leso il loro diritto alla privacy dalla presenza dei volontari pro vita”, è quanto propone il consigliere regionale Andrea Stara, gruppo Insieme per Bresso, nel giorno dell’assemblea pubblica autoconvocata all’Avogadro dai gruppi femminili e dalle associazioni torinesi contro il protocollo Cota che introduce nei consultori i volontari dei movimenti antiaboristi. Stara sta preparando un ricorso al Tar contro i criteri ai accreditamento delle associazioni previsti nel protocollo e lancia una proposta: “Pongo all’attenzione delle associazioni e dei partiti politici una proposta: avviare la macchina referendaria per l’abrogazione del Protocollo. Io sono pronto a partire da subito con la raccolta firme”.
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