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Consumi alimentari responsabili

Consumi alimentari responsabili

Mangiar bene - Conciliare qualità nutrizionale e riduzione del prezzo / il tempo dei carciofi

Renata Frammartino Domenica, 28/03/2010 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Marzo 2010

La crisi globale nella quale siamo immersi ci indirizza verso un modello di sviluppo diverso, avanzato, più equo capace di coinvolgere tutti; dai consumatori alle istituzioni, dal mondo economico alla società nel suo complesso. La sfida è soprattutto culturale, a partire dal consumo consapevole fino sino ai rapporti tra le Istituzioni e il territorio. La crisi ci stimola a cambiamenti che possono migliorare le nostre abitudini favorendo l’adozione di stili di vita più sostenibili. Tra tanti effetti, assolutamente negativi, la crisi assume, in questo caso, un aspetto positivo perché ci guida verso nuovi e più sani comportamenti alimentari, stimolando il ridimensionamento delle scelte di consumo e promuovendo un positivo cambiamento anche delle regole del mercato alimentare che, inevitabilmente, non può restare lo stesso.

Il calo degli acquisti finisce così per rappresentare uno stimolo a consumi sobri e più responsabili; consumi più rispettosi dell’ambiente e della natura come quelli che, già da alcuni anni, i consumatori hanno la possibilità di effettuare rivolgendosi direttamente alle aziende agricole o recandosi ai mercati di paese. Anche i distributori meccanici a gettone (es. i distributori di latte crudo alla spina), i mercati appositamente creati (es. i Farmers Market ) o i GAS (gruppi di acquisto solidale), possono dare un contributo a scelte alimentari che conciliano la qualità nutrizionale con la riduzione del prezzo.



Farmers Market: nuovi punti di acquisto

Sono piccoli mercati locali, dove gli agricoltori possono effettuare la vendita diretta dei propri prodotti. Sono nati negli Stati Uniti all’inizio del secolo scorso, ebbero un immediato e grande successo che però con la crisi del settore agricolo negli anni successivi alla seconda guerra mondiale e con la forte crescita delle reti di distribuzione commerciale, scomparvero quasi del tutto dalle città. Diffusi negli Stati Uniti, nei primi anni 2000, cominciano a diffondersi anche in Europa, grazie anche all’entrata in vigore di nuove normative che autorizzano la vendita diretta dal produttore al consumatore. I farmers market possono essere motori di sviluppo economico e comunitario. Rappresentano un vantaggio per chi acquista, perché instaurano un rapporto diretto con il produttore; il consumatore può acquistare, spesso ad un prezzo conveniente, un prodotto più fresco, a volte biologico, un prodotto locale di ottima qualità e di stagione. Sono in controtendenza con la globalizzazione poiché il consumatore ci trova i prodotti “a Km zero”; prodotti che non possono affrontare viaggi superiori ai 70 Km dal luogo di produzione.

Quali vantaggi per il consumatore ?

Il consumatore trae da questo tipo di mercato concreti vantaggi economici perché, senza intermediari e senza trasporto su ruote, i prezzi dei prodotti possono raggiungere diminuzioni di prezzo anche del 30%. Ci sono anche vantaggi per l’ambiente. I packaging ridottissimi e il mancato trasporto rendono le emissioni di CO2 praticamente nulle. Ancora: il minor numero di mezzi in circolazione aumenta la sicurezza stradale.

Il mercato dei prodotti “a km zero” promuove virtuose forme di produzione e di consumo eco-sostenibile; cresce la qualità dei prodotti che, non dovendo esser impacchettati, etichettati e distribuiti, vengono offerti al consumo ancora freschissimi e, sicuramente, appartenenti al proprio territorio.



È stagione di carciofi !

I minerali principali presenti sono sodio, potassio, fosforo e calcio; contiene vitamine B1, B3 e piccole quantità di vitamina C. La maggior parte della produzione commerciale è destinata al consumo fresco, mentre il resto all'industria conserviera e dei surgelati. I carciofi si coltivano soprattutto in Italia, Spagna e Francia.



Ricetta di patate e carciofi

Ingredienti (per 4): 500 g di patate, 3 carciofi, 50 g di olio extravergine d’oliva, 2-3 spicchi di aglio, 1 ciuffetto di prezzemolo tritato, sale.

Preparazione: Pelare le patate e tagliarle a cubetti. Pulire i carciofi, tagliarli a spicchi. Mondare l’aglio e mettetelo a rosolare nell’olio, per la cottura utilizzare un tegame largo e basso. Unire le patate e rosolare per un paio di minuti, utilizzando un cucchiaio di legno per mescolare. Aggiungere i carciofi a spicchi, salare q. b.,

Coprire con il coperchio e cuocere a fiamma bassa, per 15/20 minuti circa, mescolando e aggiungendo poca acqua all’occorrenza. A fine cottura cospargere con il prezzemolo tritato.



(28 marzo 2010)

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