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Consultori Piemonte / Segreto professionale: per le donne non vale?

Consultori Piemonte / Segreto professionale: per le donne non vale?

Stara: assistenza legale alle associazioni escluse dai consultori e alle donne che non vogliono i volontari al colloquio

Mercoledi, 10/11/2010 -
La battaglia per la difesa della legge 194 e dei consultori pubblici si sposta dalle aule di Palazzo Lascaris alla società civile e alle aule dei tribunali. Il consigliere Andrea Stara, gruppo Insieme per Bresso, il giorno dopo la bagarre in consiglio regionale si è rivolto agli avvocati per presentare il ricorso contro il Protocollo dell’assessore Ferrero che introduce nei consultori i volontari del movimenti pro vita.

“Ci sono i termini per fare ricorso contro i requisiti di accesso richiesti dal Protocollo per l’accreditamento delle associazioni E non solo. Sosterremo legalmente tutte le associazioni che vorranno presentare ricorso se verranno escluse per mancanza di requisiti”, dichiara Stara, ben deciso ad andare avanti contro la nuova normativa Cota che prevede che per l’inserimento nei consultori l’associazione debba contenere nel proprio statuto la finalità della tutela della vita fin dal concepimento. “E assicureremo l’assistenza legale anche alle donne che vorranno sporgere denuncia contro la presenza dei volontari al primo colloquio. - prosegue Stara - È inaccettabile che volontari, che non sono personale specialistico e, quindi, non soggetti all’obbligo del segreto professionali, possano essere presenti al colloquio della donna con il personale medico e infermieristico. E oltre che impugnabile dal punto di vista legislativo è davvero irrispettoso per la tutela psicologica dell’utente”.



(10 novembre 2010)

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