Martedi, 14/09/2010 - "La proposta di legge sui consultori presentata dalla consigliera Tarzia, che andrà in discussione alla IX Commissione regionale da domani, intende scardinare il principio di laicità e la valenza pubblica dei consultori del Lazio e cancellare un patrimonio pubblico di grande valore, risultato di lotte sociali e civili delle donne." Così in una nota stampa Marina D'Ortenzio, esponente del Coordinamento regionale del Lazio di Sinistra Ecologia e Libertà e responsabile del Forum di Genere, che prosegue: "la proposta affida sostanzialmente la gestione dei consultori ad associazioni private, alle quali saranno erogati i finanziamenti, annullando nei fatti il carattere pubblico delle strutture; è anticostituzionale, poiché in chiara violazione con la legge 194 allunga il percorso per l’interruzione di gravidanza; è un insulto per tutte quelle donne e quegli uomini che continuano a credere al diritto di una maternità e una paternità libere e consapevoli; è, nella sua aggressività, destinata a penalizzare le donne più giovani e quelle appartenenti alle fasce sociali più deboli, riaprendo così il mortifero, e per taluni redditizio, mercato dell’aborto clandestino. Volendo agire per il bene collettivo ci si preoccuperebbe piuttosto di garantire l’applicazione della legge in vigore (15/76) e il rafforzamento in termini numerici e strutturali dei consultori esistenti. Ma questo - conclude D'Ortenzio - non è nelle intenzioni di una destra che usa la demagogia per sostenere proposte di legge inaccettabili, come la 21/2010 di Olimpia Tarzia, che hanno lo scopo di saldare i debiti contratti in campagna elettorale calpestando i diritti dei cittadini e delle cittadine. Il Forum di Genere e Sinistra Ecologia e Libertà Lazio invitano tutte e tutti partecipare attivamente, anche attraverso la sottoscrizione della petizione, per il ritiro della proposta Tarzia"
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