Martedi, 13/07/2010 - Puntuale l'attacco alla libertà femminile da parte delle forze cosiddette cattoliche, che seguono Berlusconi ("nonostante") e anticipano il card. Bagnasco. A Roma la neoeletta Olimpia Tarzia - leader del Movimento per la vita, del Comitato per la Famiglia, del Nuovo femminismo - ha presentato una proposta di legge regionale, che sconvolge le caratteristiche della famiglia secondo la Costituzione: finalità, infatti della famiglia è la riproduzione al punto che l'embrione diventa "un membro della famiglia". Di conseguenza la 194 non rispetta più la "maternità libera e responsabile", ma dovrà ostacolare l'aborto e prescriverà la presenza attiva di dissuasori nei consultori, destinati a diventare portatori dei valori della famiglia e possibili consulenti della magistratura. L'istituzione consultoriale potrà essere convenzionata con enti di carattere non medico-sociale, ma "etico" (confessionali anche se ovviamente la "riforma e riqualificazione" del titolo non lo prevede esplicitamente). Quattro - diconsi quattro - consiglieri PD, maschi e cattolici hanno firmato questo scempio (ne diciamo il nome per dovere di informazione: Astorre, Mei, Moscardelli e Scalia). Vedremo che leggi si darà il Lazio e come si evolverà il federalismo etico...
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