AREA: CAMBIAMENTO CLIMATICO E AMBIENTE
Titolo: Transizione energetica, investimenti, mercato del lavoro e inclusione donna in un’ottica europea
Gli investimenti dedicati alla transizione climatica verso una maggiore efficienza energetica, decarbonizzazione, riduzione del riscaldamento, del raffreddamento e dei trasporti, ed all’accesso ai servizi essenziali (comprese soluzioni alternative di mobilità sostenibile), nonché al sostegno diretto al reddito temporaneo, devono essere letti in prospettiva di genere con riguardo alle ricadute sull’universo femminile. L’Europa deve avere un ruolo propulsivo di coordinamento di una vision comune. La proposta è quella di elaborare un Bilancio di previsione di genere o comunque una Analisi preventiva e successiva di impatto del piano degli interventi e dei finanziamenti programmati, con riguardo alla condizione femminile, sotto il profilo dei bisogni, e dei requisiti per garantirne l’inclusione e l’inserimento di qualità nel mercato del lavoro anche in termini della formazione necessaria per garantire l’occupazione di qualità nel programma di conversione verso un’economia verde e sostenibile. Le politiche occupazionali in termini di quantità e qualità dell’occupazione e di riqualificazione e formazione nel piano di riconversione energetica, vanno viste in una dimensione femminile, attraverso una analisi ex ante ed ex post d’impatto del piano dei finanziamenti e della diversa tipologia di interventi previsti. Quanto sopra utilizzando uno strumento di analisi finanziaria e sociale specifica che consenta la valutazione ex ante ed ex post di costi e benefici delle risorse e degli investimenti.
https://futureu.europa.eu/processes/GreenDeal/f/1/proposals/245127?locale=it
AREA: DEMOCRAZIA EUROPEA 1.
Titolo: Inserimento del principio dell’uguaglianza tra i generi e della democrazia paritaria tra i valori del Trattato.
“Mi sono sentita ferita e lasciata sola: come donna e come europea. Perché non si tratta di disposizione dei posti o del protocollo. Questo va al centro di ciò che siamo. Va a favore dei valori che rappresenta la nostra unione. E questo mostra fino a che punto dobbiamo ancora spingerci prima che le donne siano trattati alla pari. Sempre e ovunque.” – Ursula Von der Leyen, Presidente della Commissione Europea. Oggi l’articolo 2 del TUE recita: “L’Unione si fonda sui valori del rispetto della dignità umana, della libertà, della democrazia, dell’uguaglianza, dello Stato di diritto e del rispetto dei diritti umani, compresi i diritti delle persone appartenenti a minoranze. Questi valori sono comuni agli Stati membri in una società caratterizzata dal pluralismo, dalla non discriminazione, dalla tolleranza, dalla giustizia, dalla solidarietà e dalla parità tra donne e uomini.” L’unico accenno al tema è la “parità tra donne e uomini”. Chiediamo che venga inserita una formula più inclusiva ed incisiva nel Trattato sull’Unione Europea in merito al principio di uguaglianza tra i generi e nell’assicurazione del rispetto della democrazia paritaria, intesa come eguale rappresentanza politica ed istituzionale tra i generi e pari rilievo delle istanze della popolazione senza differenze di genere. https://futureu.europa.eu/processes/Democracy/f/6/proposals/245161?locale=it
2.Titolo: Assegnazioni di maggiori poteri al Parlamento europeo Chiediamo che al Parlamento europeo vengano assegnati maggiori poteri al Parlamento europeo, a partire dal potere di iniziativa legislativa
https://futureu.europa.eu/processes/Democracy/f/6/proposals/245162?locale=it
3. Titolo: Riforma della legge elettorale per il Parlamento Europeo per includere parità di genere nella rappresentanza. Chiediamo che venga riformata la legge elettorale per il Parlamento europeo, con la previsione di circoscrizioni e liste transnazionali che prevedano l’equilibrio tra i generi nelle liste. https://futureu.europa.eu/processes/Democracy/f/6/proposals/245163?locale=it
AREA: ISTRUZIONE 2.
Titolo: Coniugare democrazia paritaria e accesso all'istruzione I bambini e le bambine hanno diritto all'educazione e cura della prima infanzia a costi sostenibili e di buona qualità con conseguente protezione dalla povertà. I bambini e le bambine provenienti da contesti svantaggiati hanno diritto a misure specifiche tese a promuovere le pari opportunità. Per il superamento delle disparità formative e di accesso al lavoro per le donne il sistema pubblico deve farsi carico della formazione sin dalla prima infanzia. La proposta è finalizzata ad inserire in un sistema integrato di educazione e istruzione nidi e scuole dell’infanzia, per fare dei primi, come lo sono i secondi, un diritto universale e non più un servizio (non obbligatorio né gratuito) a domanda individuale. Chiediamo che le istituzioni europee possano avere competenza anche sulle politiche sociali e l’inserimento nel Sistema europeo di garanzia per i bambini vulnerabili (Child Guarantee)del diritto dei bambini e delle bambine di accesso ai servizi di asilo. Questo darebbe la possibilità di accesso al lavoro senza discriminazioni tra uomini e donne. La gestione del lavoro di cura dei figli è principalmente in carico alle donne, che inevitabilmente, in assenza di strutture idonee, rinunciano al proprio ruolo nel mondo del lavoro per occuparsene. Un’Europa inclusiva deve farsi carico delle necessità di tutti i cittadini, la creazione di nuovi nidi per l’infanzia risponde alla domanda di lavoro per le donne e da una risposta alla necessità di formazione delle nuove generazioni. https://futureu.europa.eu/processes/Education/f/36/proposals/245165?locale=it AREA: UE NEL MONDO
Titolo: Cooperazione allo sviluppo L’Europa è nel suo complesso il primo donatore mondiale e deve confermare l’obiettivo dello 0,7% da raggiungere entro il 2030; ma, l’UE non deve accontentarsi di un primato che rischia di essere privo di significato se la cooperazione dei Paesi europei mette al centro interessi diversi come nel caso della sicurezza e dei fenomeni migratori, che devono essere affrontati come strumenti dedicati nel quadro della coerenza delle politiche per lo sviluppo sostenibile. In questo quadro monitorare l’integrazione della prospettiva di genere in tutti i programmi dell’UE e nei suoi rapporti con i paesi partner e l' applicazione del Piano di azione su Donne, Pace e Sicurezza 2019-2024.
https://futureu.europa.eu/processes/EUInTheWorld/f/16/proposals/248757?locale=it
AREA: UN’ECONOMIA PIÙ FORTE, GIUSTIZIA SOCIALE ED OCCUPAZIONE 3.
Titolo: Ripresa dalla crisi causata dal coronavirus Riteniamo essenziale quanto declinato nel Pilastro Sociale Europeo: la lotta alle diseguaglianze in tutti gli ambiti dentro e fuori i perimetri nazionali e continentali, il rispetto e la promozione dei diritti umani, lo sviluppo sostenibile e il sostegno e la promozione degli spazi di partecipazione della società civile. Chiediamo di rafforzare la dimensione sociale dell’Unione Europea, inclusa la valorizzazione dell’economia sociale e di tutti i soggetti di terzo settore, di cui le donne sono protagoniste. https://futureu.europa.eu/processes/Economy/f/10/proposals/248755?locale=it 2.
Titolo: Promuovere l'occupazione con particolare riferimento alla questione del lavoro femminile. (cfr. Pilastro europeo dei diritti sociali - 2. Parità di genere; 3 Pari opportunità e accesso al lavoro) -La ripresa economica e l'unione in termini di investimenti dovrebbe riconoscere il dato incontrovertibile che la pandemia ha avuto un impatto economico e sociale sproporzionato sulle donne. Su di esse infatti si è riversato il carico aggiuntivo della gestione delle famiglie, dei figli in DAD. degli anziani non autosufficienti e delle persone con disabilità, non più supportate dai sistemi di assistenza. Un piano economico giusto dovrebbe prevedere maggiore sostegno per le famiglie con anziani non autosufficienti e persone con disabilità, in modo da consentire alle donne un accesso paritario al lavoro. -Per garantire pari opportunità e accesso al lavoro per le persone con disabilità fisica, con particolare riferimento alle donne, è necessario prevedere un accompagnamento per la persona e per le strutture, pubbliche o private, di inserimento per garantire la piena accessibilità delle strutture, la formazione del personale amministrativo.
https://futureu.europa.eu/processes/Economy/f/10/proposals/248756?locale=it
AREA: SPORT 4.
Titolo: Realizzare la parità nello sport.
L’assenza di indicatori a livello UE disaggregati per sesso e comparabili, risoluzioni non applicate, assenza di controlli, rendono l’Europa debole in questo settore. Occorre un sistema di analisi, governance e controllo europeo, un framework di metaregole e standard minimi omogenei per tutti i Paesi membri, primo il riconoscimento del lavoro sportivo femminile, direttive stringenti, premi e penalità, una cornice giuridica chiara, monitoraggi ex ante ed ex post, pubblicità dei report periodici. Indispensabile l’istituzione di una Authority Europea dello Sport, sul modello dell’ Autorità Europea del Lavoro (ELA), con ruolo vincolante di consultazione e indirizzo nel dispiegamento delle politiche nazionali sullo Sport dei 27, per il superamento degli stereotipi di genere, una reale partecipazione femminile alla pratica sportiva di base e agonistica, alla carriera tecnica e dirigente, e pari rappresentanza. L’Europa ne diventi il motore, in sinergia con tutti gli stakeolders europei. Con specifica attenzione allo sport paralimpico dove le atlete risultano non in egual misura presenti per tutte le disabilità e comunque in misura inferiore al potenziale. Interventi quindi nella fase di avviamento (accesso agli ausili sportivi) e nella prosecuzione dell’attività sportiva(particolari esigenze di assistenza), ricordando che per bambine e ragazze con disabilità lo sport può rendere la diversità esperienza positiva e resiliente di unicità.
https://futureu.europa.eu/processes/Education/f/36/proposals/245164?locale=it AREA:
SALUTE 5.
Titolo: Promozione della medicina di genere
Riconoscendo che la salute e l'assistenza sono un bene pubblico, più che mai l’Ue deve garantire che tutti, indipendentemente dal loro status, possano godere di pari accesso a un'assistenza sanitaria di qualità, che può essere fornita solo con servizi orientati ai bisogni, con personale adeguato e lavoratori adeguatamente retribuiti e sicuri. L’Ue deve garantire democrazia paritaria anche in termini di cura, rendendola accessibile per tutte e tutti, con servizi pubblici adeguatamente finanziati Il genere è un fattore che influisce sugli stili di vita, sul vissuto individuale e sul vissuto di salute, anche nel ricorso ai servizi sanitari. Riportando la definizione di salute coniata dall’OMS nel 2011, ovvero “capacità di adattamento e di autogestirsi di fronte alle sfide sociali, fisiche ed emotive”, è evidente che l’attenzione deve porsi in ogni branca della medicina e della farmacologia. La Medicina di Genere si inserisce perfettamente nella politica del gender mainstreaming, ogni aspetto multidisciplinare della medicina dovrà svolgersi nell’ottica di genere. Il diritto alla salute deve tenere conto delle differenti esigenze cliniche che ci sono tra i sessi. Si chiede l’emanazione di una direttiva volta a stabilire gli obiettivi alla base di tutte quelle attività che riguardano i percorsi clinici e di provvedere a garantire un approccio basato sulle differenze di genere in tutte le fasi dell’attività medica, farmacologica e nella fase di sperimentazione clinica dei farmaci.
https://futureu.europa.eu/processes/Health/f/3/proposals/245166?locale=it
PROPOSTE EXTRA AREE 6.
Titolo: Prolungamento della durata della Conferenza.
Chiediamo che la Conferenza sul Futuro dell’Europa non si chiuda il 9 maggio 2022. Pandemia e la difficoltà nel decollo della consultazione (solo a fine 2021, inizio 2022 si è iniziato davvero a lavorare, e non credo sia problema solo italiano) impongono un prolungamento almeno fino a fine 2022; https://futureu.europa.eu/processes/OtherIdeas/f/8/proposals/245158?locale=it
2.Titolo: Modifica dei Trattati se richiesto dalla Consultazione Pronunciamento a favore della possibilità di modifica dei Trattati se dalla consultazione emergessero proposte che lo richiedono
https://futureu.europa.eu/processes/OtherIdeas/f/8/proposals/245159?locale=it
3.Titolo: Superamento voto unanimità Superamento del voto all’unanimità nelle aree che lo prevedono, a partire dalla politica estera, all’origine del silenzio imbarazzante delle Istituzioni europee in gravi momenti di crisi internazionali.
https://futureu.europa.eu/processes/OtherIdeas/f/8/proposals/245192?locale=it
A cura di: Marina Rallo (coordinamento, marinarallo1@gmail.com), Daniela Carlà, Maria Concetta Corinto, Beatrice Covassi, Cinzia Del Rio, Pia Locatelli, Loredana Pesoli, Francesca Piazza, Lara Verbigrazia, Maura Viezzoli
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