Sensibilizzare i futuri padri alla condivisione dei lavori di cura e delle responsabilità, attraverso una formazione specifica nell’ambito dei corsi pre-parto.
È l’obiettivo del progetto “Condividiamo con i papà”, promosso dalla Consigliera di parità Regionale, che è stato presentato questa mattina, nella Sala Riunioni della Regione Piemonte, in via Magenta a Torino dall’assessore regionale al Welfare, Teresa Angela Migliasso, dalla Consigliera di parità Regionale, Alida Vitale, dal Direttore Generale dell’Azienda ospedaliera OIRM-S. Anna, Walter Arossa, e da Roberto Poggi dell’Associazione Cerchio degli Uomini onlus.
Il progetto, che mette insieme professionalità diverse e presenta una connotazione fortemente innovativa, coinvolgerà almeno 1.500 tra mamme e papà. L’iniziativa nasce dalla consapevolezza che i problemi legati alla maternità debbano essere condivisi con il partner e che la difficoltà di conciliare la vita professionale con quella famigliare non debba essere più un problema squisitamente femminile, ma anche i padri debbano essere coinvolti nella cura e nelle responsabilità verso i figli.
Con questo intento la Consigliera di parità Regionale, l’Associazione “Cerchio degli Uomini” e l’OIRM-S. Anna, il più grande ospedale materno infantile della città, hanno ideato un percorso per promuovere una presa di coscienza del loro ruolo da parte dei futuri padri, che partecipano con le loro compagne ai Corsi di accompagnamento alla nascita, e favorire una condivisione famigliare che vada oltre la semplice conciliazione.
Nello specifico, il progetto, finanziato dalla Consigliera di parità Regionale e dall’Assessorato regionale al Welfare e Lavoro, durerà un anno e si svolgerà nell’ambito dei “Corsi di accompagnamento alla nascita” organizzati all’ospedale OIRM-S. Anna. In media, 70 corsi in un anno, in cui si prevede un intervento di due ore per ognuno, per un totale di 140 ore. Agli incontri, curati dalla Coordinatrice dei corsi pre-parto, coadiuvata da ostetriche opportunamente formate, parteciperà un rappresentante de “Il Cerchio degli Uomini”, verrà proiettato un video che illustra il ruolo e le funzioni della Consigliera di Parità e si parlerà, attraverso incontri individuali, gruppi di lavoro e discussioni, di norme sui congedi famigliari, stereotipi di genere, condivisione, con l’obiettivo di stimolare un processo di crescita nella consapevolezza dell’importanza del coinvolgimento e della responsabilità del padre nell’educazione e nella relazione affettiva verso i figli.
La formazione delle ostetriche coinvolte è curata dall’associazione Scambiaidee – Il cantiere delle donne. Attualmente, sono in programma due cicli a cui parteciperanno in tutto sedici ostetriche: il primo step è in programma il 2 ottobre, mentre il secondo si svolgerà a febbraio 2010.
“Abbiamo finanziato questo progetto perché ne condividiamo gli obiettivi – ha dichiarato l’Assessore regionale al Welfare e Lavoro, Teresa Angela Migliasso - e crediamo nella necessità di coinvolgere i papà sin dall’inizio del percorso familiare. Sebbene la legge preveda la possibilità per i padri di ottenere i congedi per la cura dei figli, di fatto questa opportunità viene poco utilizzata per motivi economici ma anche culturali. È vero che gli stipendi degli uomini sono di solito più elevati, e quindi maggiore sarebbe la penalizzazione economica sulla famiglia, ma non possiamo negare che il nostro modello culturale e la suddivisione dei ruoli familiari abbiano ancora una forte incidenza nella decisione”.
Alida Vitale: “in qualità di Consigliera di Parità Regionale, auspico che il progetto serva anche a diffondere la conoscenza di una figura istituzionale preposta non solo a tutelare lavoratrici e lavoratori contro le discriminazioni di genere sul lavoro ma anche a prevenirle”.
Per Walter Arossa, Direttore generale Azienda sanitaria Ospedale: "Si tratta di un'iniziativa che recepisce un obiettivo caratteristico di questa Azienda ospedaliera, vale a dire quello di accompagnare la coppia in un percorso di conoscenza e consapevolezza. Una direzione che è anche raccomandata dall'Oms e indicata dall'imminente Agenda di gravidanza della Regione".
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