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Con questo Governo, scuola a rischio

Con questo Governo, scuola a rischio

Emilia Romagna - Laura Salsi: “Tagli al personale inaccettabili in una regione che sa saputo risparmiare e produrre qualita’”

Lunedi, 05/10/2009 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Ottobre 2009

Grande preoccupazione per il taglio di 1637 docenti e 713 unità di personale ATA a livello regionale dopo che l’Emilia – Romagna ha già realizzato gli obiettivi di razionalizzazione della spesa con l’evidenza di alti indici nei rapporti alunni/classe, alunni/docenti e dimensionamento delle istituzioni scolastiche.

La consigliera del Partito Democratico, Laura Salsi è intervenuta sull’emergenza scuola a Reggio e in Emilia Romagna con una risoluzione che l’Assemblea Legislativa dell’Emilia – Romagna ha approvato la settimana scorsa.

L’atto di denuncia, sottoscritto da diversi consiglieri del PD, riguarda i pericoli che le politiche del Governo comportano: questi ulteriori tagli mettono fortemente in discussione la qualità e quantità dell’insegnamento negli istituti regionali quando la scuola rappresenta il luogo primo di cittadinanza degli studenti, leva fondamentale per lo sviluppo del sistema economico, investimento sulla cultura e sulla conoscenza.

La Consigliera Salsi, dopo aver espresso la propria solidarietà al personale della scuola per l’impegno profuso quotidianamente e vicinanza alle famiglie che non sanno quale situazione troveranno i loro figli al rientro dalle vacanze scolastiche, chiede un ripensamento, tanto più in Emilia Romagna dove il buon governo ha portato a una seria razionalizzazione delle risorse.

“Indebolire il sistema scolastico significa indebolire le giovani generazioni e colpire fra loro le fasce più fragili come gli alunni in difficoltà e gli stranieri – sottolinea la consigliera Salsi – è inaccettabile passare l’aumento delle bocciature come un successo da parte del Ministro Gelmini; a me pare un campanello d’allarme sulla qualità dell’insegnamento che per tanta parte passa dal rapporto studenti/insegnanti che oggi viene ulteriormente mortificato”.

In questo senso la Risoluzione approvata in Assemblea chiede al Governo di rivedere le proprie politiche sul personale della scuola anche in considerazione del fatto che per l’anno scolastico 2009 – 2010 è già certo un incremento della popolazione scolastica pari a circa 10.000 studenti in più dello scorso anno ed impegna la Giunta regionale ad intervenire nelle sedi di competenza per salvaguardare il patrimonio educativo dell’Emilia – Romagna.



Screening gratuito per il tumore alla mammella: ampliata la fascia di età dai 45 ai 74 anni.

La soddisfazione della Consigliera PD Ercolini




Grande soddisfazione viene espressa dalla Consigliera Regionale del Partito Democratico in Regione Emilia-Romagna Gabriella Ercolini, per l’approvazione della delibera “Strategia regionale per il miglioramento dell’accesso ai servizi di specialistica ambulatoriale”.

“Siamo la prima Regione in Italia ad estendere lo screening gratuito per la diagnosi precoce dei tumori della mammella alle donne dai 45 anni sino ai 74. E’ un atto politicamente molto rilevante – prosegue la Consigliera Ercolini – che testimonia dell’attenzione di questa amministrazione e della maggioranza che la sostiene per le donne, e della loro centralità negli atti che quotidianamente vengono approvati. Questo, in particolare, attiene il tema della salute e della prevenzione, due aspetti fondamentali nella vita di ogni persona”.

Per la mammografia vengono fissate linee guida ad hoc: lo screening gratuito per la diagnosi precoce dei tumori della mammella, finora riservato alle donne dai 50 ai 69 anni con mammografia biennale, viene esteso alle donne in fascia di età 45-49 anni (mammografia annuale) e 70-74 anni (mammografia biennale). Le mammografie urgenti e urgenti differibili devono essere assicurate dai Centri senologici pubblici e devono essere definiti percorsi diagnostici individuali per donne a rischio eredo-familiare di tumore alla mammella.



Notizie flash dalla Regione



Formazione: 24,5 milioni contro la crisi

Al via le azioni formative del Patto per attraversare la crisi


La Giunta regionale ha approvato il Piano delle politiche attive previsto dal Patto per attraversare la crisi, sottoscritto a maggio tra la Regione e le Parti sociali. Con un primo stanziamento vengono messi a disposizione 24,5 milioni di euro, 12 milioni per dare opportunità formative ai lavoratori e alle imprese della Regione e 12,5 milioni per i fabbisogni specifici delle imprese che verranno determinati dai monitoraggi effettuati congiuntamente dalle istituzioni e dalle parti sociali.

Le azioni formative che saranno realizzate dovranno soprattutto rispondere alle esigenze di aggiornamento, specializzazione e qualificazione dei lavoratori interessati dagli ammortizzatori sociali in deroga, ma saranno rivolte a tutti i lavoratori, nella logica della parità di trattamento. La formazione si rivolge alle imprese del territorio, per accompagnarle e sostenerle in questa fase di crisi ma anche per aiutarle ad adeguare competenze, professionalità e strategie in vista della ripresa economica.



Anziani

Regolarizzare Colf e badanti: ecco come


Ha preso il via il primo di settembre l’iter per la regolarizzazione di colf e badanti in servizio in Italia da prima del 30 giugno 2009. Si tratta di una regolarizzazione contributiva, che consente l’emersione dal “lavoro nero” di un numero di lavoratori e lavoratrici stranieri stimato tra i 500 mila e i 750 mila. Presenze “clandestine”, che prestano la loro attività di cura, assistenza o lavoro domestico ad anziani e malati in molte famiglie italiane e che, a causa del decreto sicurezza, entrato in vigore lo scorso 8 agosto e che ha introdotto il reato di clandestinità, si troverebbero in gravi difficoltà, così come i loro datori di lavoro.

Il reato di clandestinità contenuto nel decreto sicurezza voluto dalla destra oltre a punire con grande disumanità persone migranti che in Italia vivono e lavorano da anni come colf, badanti, baby sitter, operai, agricoltori penalizzerà le famiglie italiane, e in particolare le donne. Meno aiuto domestico significa un maggiore carico di lavoro casalingo e di cura per le lavoratrici italiane.



Per informazioni: tel. 800.196.196.



RU486 - Errani: “Nessun intervento improprio. Per linee guida la sede del confronto non può che essere la conferenza Stato-Regioni”



“L’Aifa ha deliberato di autorizzare l’ingresso della Ru486 anche nel nostro Paese, dopo lunga istruttoria e seguendo quanto già da molto tempo avvenuto nel resto d’Europa e in tanta parte del mondo. Tale decisione non può essere oggetto di confusione o di interventi impropri”. Lo afferma il presidente della Regione Emilia-Romagna Vasco Errani, che precisa: “Altra cosa è garantirne doverosamente l’uso, come è giusto, nel rispetto della legge 194 e in ambito ospedaliero.

“Fatti salvi questi principi – continua Errani - saranno la scienza, l’esperienza, le competenze professionali, le scelte personali delle donne e non la politica a stabilire le modalità di ricovero, somministrazione e assistenza a tutela della massima sicurezza. “Se comunque si vogliono condividere apposite linee guida – conclude - in un sistema che vede le Regioni responsabili dell’organizzazione sanitaria, non può che essere la Conferenza Stato-Regioni la sede del possibile confronto”.



(5 ottobre 2009)/ REDAZIONALE

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