Lunedi, 03/11/2014 - Martedì 18 novembre dalle ore 9 ci sarà un presidio davanti alla Corte d’Assise di Bari organizzato dall’associazione Safiya per ricordare Bruna Bovino vittima di femminicidio a soli 29 anni.
Quella mattina comincerà il processo ad Antonio Colamonico, imputato per il femminicidio di Bruna, avvenuto il 12 dicembre 2013 a Mola di Bari.
Ogni giorno le donne uccise per mano di uomini sono troppe. E troppi sono gli uomini che cercano l’impunità dopo averle uccise.
Il femminicidio di Bruna è un fatto sociale: il brutale accanimento sul suo corpo, bruciato dopo l’assassinio, l’annullamento di tutti i suoi progetti di vita, faticosamente e coraggiosamente conquistati lasciandosi alle spalle altre relazioni maltrattanti, ci riguarda tutte.
Dobbiamo ricordare il desiderio di vita, di felicità e di autodeterminazione di Bruna e difendere ogni donna dalla violenza della cultura patriarcale.
Le donne devono scegliere cosa fare della propria vita e va condannata con fermezza la violenza di chi arriva a sopprimere la loro libertà.
Il presidio davanti alla Corte di Assise di Bari, per ogni udienza che verrà celebrata, sarà come un abbraccio simbolico della comunità a chi non ha più parola. Vogliamo testimoniare il valore supremo della non violenza e del rispetto dell’autodeterminazione della donne contro la cultura che agisce e giustifica la violenza patriarcale umiliando la libertà di scelta delle donne che non accettano di piegarsi al ruolo di madre, moglie o oggetto sessuale.
Per tutte le persone che vogliono vivere in una società libera dai pregiudizi e per tutte le donne che vogliono riprendersi la vita, il giorno e la notte, che non devono scegliere più tra la vita e la morte, tra il lavoro e la famiglia, tra l’amore e la solitudine, tra l’essere e l’apparire, tra la libertà e la prigione chiediamo alla cittadinanza di essere accanto a noi.
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