Il prossimo 31 dicembre si perderanno 14 milioni di fondi europei destinati a progetti del Comune di Napoli già approvati dalla UE, finalizzati ad evitare la chiusura dei centri antiviolenza, a sostenere la maternità e ad aumentare i budget
Lunedi, 24/10/2011 - L’Unione Europea ha finanziato per 18 milioni di euro una serie di progetti messi a punto dal Comune di Napoli per il settore delle pari opportunità, finalizzati a stabilizzare e sviluppare i servizi per le donne della città e rientranti nell’ambito del Protocollo Welfare-Regione-Comune. Tra di essi si annoverano quelli migliorativi delle condizioni per la partecipazione femminile al mondo del lavoro, quali, ad esempio, la Casa della Socialità (un incubatore di imprese rosa), i Nidi di mamme (accompagnamento all’inserimento lavorativo di donne in forte disagio), un Centro antiviolenza ed una Casa per le vittime dei maltrattamenti familiari. Il finanziamento europeo con fondi del Piano strategico per le Pari Opportunità ha premiato 13 progetti meritevoli di considerazione, tant’è che sono state già allocate risorse in tal senso, stabilendo, però, che, ove questi fondi non vengano utilizzati entro il 31 dicembre prossimo, saranno dirottati al altre regioni europee che dimostrino di averne più bisogno. Il problema sorto in quest’ultimo anno è che tali progetti sono fermi, perché il Presidente della Regione Stefano Caldoro deve ancora firmare le convenzioni e liberare la stragrande maggioranza dei finanziamenti già stanziati (14 milioni di euro), di modo che possano finalmente ripartire gli interventi per l’occupazione e l’imprenditorialità femminile e per la lotta alla violenza alle donne.
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