Destinare risorse economiche nel Bilancio Previsionale 2012/2014 al fine di “scongiurare la chiusura del servizio Roxanne mantenendo le attività svolte a tutela: delle vittime della tratta con azioni di aiuto, reinserimento, accompagno al rimpatrio (qualora richiesto); dei soggetti presenti su strada (donne, uomini, trans) con interventi di prevenzione e riduzione del danno, sostegno e consulenza”. Questo è l’obiettivo dell’OdG collegato alla proposta di deliberazione 31/2012 presentata da Monica Cirinnà e Gemma Azuni, le quali spiegano che le attività del Servizio Roxanne si dipanano sul piano della prevenzione, consulenza, sostegno e reinserimento delle vittime di tratta mediante uno sportello diurno, un servizio di orientamento anche di carattere legale, attività di formazione e informazione. Considerato che, tra le numerose attività, nei 10 anni di attività il Servizio ha avuto circa 600 donne in protezione (sottratte ai circuiti di sfruttamento) e diversi casi di trans, ha portato informazioni a circa 3.000 persone prostituite e che ogni anno circa 40 vittime sono accolte in case protette, il Servizio Roxanne non può essere messo a rischio in quanto svolge attività di grande utilità sociale sia sul piano del sostegno alle persone fragili sia per il controllo del territorio.
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