Domenica, 02/12/2018 - La Compagnia Teatrale “Quelli del piano di sopra” propone una commedia dell’arte all’insegna del puro divertimento.
La Compagnia nasce dall’amore per l’arte, la musica, il teatro, la ricerca storica e rappresenta commedie originali scritte da valenti autori professionisti. Il gruppetto di amici che provano, inventano, si divertono iniziano la loro carriera come in una favola, con l’intervento della Forza Pubblica chiamata dalla signora del piano di sotto dopo aver colpito il soffitto ripetutamente con il manico della scopa. L’Ufficiale Giudiziario intervenuto in quell’occasione si unisce in seguito alla Compagnia, così nasce il nome “Quelli del piano di sopra”!
Il regista, attore, compositore, già chitarrista dei Romans, Direttore Artistico Claudio Natili, affermato nel panorama musicale e artistico degli anni ’70-80 sia in Italia sia all’estero, con premi nazionali e internazionali, collabora sempre con il valente autore Carlo Giustini.
Maria D’Alessandro è aiuto regista, ruolo fondamentale per la riuscita di una commedia brillante. Luci e fonia di particolare raffinatezza sono di Fabio M. Forzato, coreografie dell’attrice Eleonora Pedini, scene di Jacopo De Bonis, costumi di Tina De Marco, organizzazione di Giancarlo Salvatori.
Una grande Compagnia composta da vecchi compagni d’arte e da nuovi elementi.
Tommaso Zevola, nasce come figlio d’arte, per continuare come attore, ballerino esperto di afro danza e classica, coreografo, direttore artistico. Nota la sua collaborazione, tra l’altro, col Puff e il Cabaret –accanto a Lando Fiorini-. Il suo impulso per “Quelli del piano di sopra” va al di là dell’abituale ruolo di show-man, raggiungendo la raffinatezza comica della commedia dell’arte, per le eccellenti doti mimiche, la fantasia, la capacità di sincronizzarsi perfettamente con gli altri attori di scena. Rosina, il suo personaggio, la governante paesana del commendator Mario Netta, l’attore Bruno De Stephanis, diventa così la figura principale di tutta la serata, proprio come nella commedia dell’arte, dove i ruoli femminili erano recitati soltanto da uomini. Fantastico il duo con Salvatore Lambiasi, nel ruolo del Professor Dupale, spasimante di Rosina, che riesce faticosamente a conquistarla offrendo al pubblico un duetto eccezionale, soprattutto nel corteggiamento e nei balletti, dove Zevola sfoggia nella sua performance un corpo perfetto da valente ballerino. Particolarmente comico e ritmico il gioco tra i vari personaggi, nella contrapposizione cultura-semianalfabetismo, causa di continui malintesi caratterizzanti il gioco d’arte dell’intera commedia.
Un’altra figura imponente per la sua bellezza, talento e creatività artistico-recitativa è quella dell’attrice, sceneggiatrice, stilista Annalisa Marcone, già vincitrice del premio nazionale Mecenate -per la migliore attrice non protagonista-, attualmente nel ruolo della truffaldina napoletana Assuntina Esposito alias Olga Cucutz, accompagnata dall’attore Rocco Aversano nella parte del fratello Gennariello, alias Misha Cocutz. Straordinario il passaggio immediato di entrambi tra l’accento russo e il dialetto napoletano. Non c’è dialetto o accento che Annalisa Marcone non sappia rappresentare accanto alla sua presenza scenica e alla sua peculiare cinematica.
Un personaggio tipico della compagnia è quello di Maurizio Melaragni, nel ruolo di Olivio, fratello di Rosina e giardiniere un po’ ritardato. Ciò che affascina nel ruolo di Melaragni è il senso fluente del ritmo, della purezza del personaggio bambino nell’anima, forse proprio come l’attore, così luminoso nel dono del puro divertimento, a volte anche manifesto, come immagine della vera passione artistica.
Un cast ben assortito, di donne fantastiche, come Eleonora Pedini, nel ruolo di Ottavia, nipote del commendatore e figlia di sua sorella Dorotea, l’attrice Alessandra Brillo e Monia Bucchi, nel ruolo di Loretta la figlia “coatta” del commendatore. Molto interessanti anche i ruoli maschili: Bruno De Stephanis, nella parte rilevante del commendatore Mario Netta, Marcello Galletti in Guido, l’autista del commendatore, Francesco Testa, nel ragioniere Pirlone, Gianluca Infantino, nel ruolo del secondo Olivio, il fidanzato di Loretta, Ivan Chegai, nella parte dell’ispettore Cacace.
Una commedia brillante, all’insegna del puro divertimento, fluida, ritmica, espressiva, raffinata anche nei sottintesi.
Il teatro con il tutto esaurito e un pubblico molto divertito, che accoglie pienamente l’impulso al gioco trasmesso magistralmente da tutti gli attori, impulso che è alla base dell’arte.
Da non perdere!
Dal 29 novembre al 9 dicembre 2018
Roma Teatro delle Muse, Via Forlì, 43 tel. 06.4233649
Info e prenotazioni 328.9144495 www.quellidelpianodisopra.com
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