Sabato, 24/12/2016 - Siracusa lunedì 23 dicembre: un giorno che fa storia
Come una favola le nozze di Titti e Milly
Guendalina Giusto
“Oggi è un grande giorno per me e Milly, la mia compagna da 11 anni, perché celebriamo una vittoria storica: quella per cui anche in Italia, come in molti altri paesi civili, finalmente viene riconosciuta la legittimità delle coppie omosessuali”.
Questo ha dichiarato al "Corriere delle donne" Tiziana Bondi, nota attivista e presidente di “Stonewall” nel giorno della sua unione civile con Carmen Bellone celebrata con una splendida e affollatissima cerimonia a palazzo Vermexio dalla responsabile dell’ufficio dello stato civile Loredana Ruggeri.
“E siamo felici – continua - non perché la legge ci autorizza ad amarci, autorizzazione di cui non avevamo alcun bisogno, dal momento che siamo state sempre “autorizzate” e sostenute dalle nostre rispettive famiglie e dall’affetto e dalla stima dell’immenso esercito dei nostri amici e delle nostre amiche. Siamo felici, perché adesso ci vengono riconosciuti alcuni diritti civili che ci venivano negati e quindi ci sentiamo più serene perché ci proteggiamo a vicenda e proteggiamo il nostro futuro di coppia”.
Una cerimonia raffinata come l’abito che indossavano le due spose, emozionante come i lucciconi che brillavano negli occhi di tutti, straordinaria come la voce lirica di Dalila Farina che ha estasiato il pubblico con la romanza “Tu che m’hai preso il cuor”, unica come non poteva non esserlo la prima cerimonia di nozze gay della storia di Siracusa.
Tanti gli interventi al microfono ispirati dall’affetto profondo di cui Titti e Milly sono circondate da sempre per la loro genuinità, i loro talenti e le loro qualità umane. Ne riportiamo uno per tutti: quello della Direttora del Corriere Raffaella Mauceri:
“Sono orgogliosa di essere la madre ideologica di Tiziana. La conobbi 20 anni fa quando entrò nella nostra rete antiviolenza dove è sempre stata una delle colonne portanti. Sono orgogliosa di averla vista crescere, lottare e adesso vincere una battaglia che è parte integrante della nostra Causa.
Oggi ci sposiamo tutte insieme a lei e Milly. E siamo fiere di registrare con loro e grazie a loro il primo matrimonio gay di questa nostra città che apre la strada alle altre persone glbt e al loro diritto di essere riconosciute PERSONE”.
“Ci auguriamo che le nostra unione - aggiungono infatti le due coraggiose pioniere - possa servire ad incoraggiare altre coppie a venir fuori dalla clandestinità e vivere il loro amore alla luce del sole, serenamente come è giusto che sia. La nostra battaglia non finisce qui perché il nostro prossimo obiettivo è il matrimonio egualitario, cioè quello in cui verrà riconosciuta anche la nostra genitorialità rispetto ai bambini nostri o adottivi”.
“Anche noi del Corriere – dice la direttora - ci auguriamo che mai più nessun gay si lasci intimidire e colpevolizzare da nessuno perché l’amore è sempre innocente ed l’unica cosa divina che è in noi”.
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