Martedi, 16/03/2010 - Vuoi vedere che hanno trovato la causa del colesterolo alto?
Il contesto è il TG3 Campania, servizio su di un Convegno medico sul ruolo dello stile alimentare e di vita nelle malattie cardiovascolari e dismetaboliche.
I medici, dopo aver esposto dati allarmanti sulla diffusione delle patologie, dopo aver confermato che stili alimentari e di vita più regolari e salubri sono fondamentali come cura e, soprattutto, come prevenzione delle suddette malattie, concludono invitando le donne (madri, figlie, mogli) a controllare l’alimentazione dei loro congiunti maschi, nonché a favorire loro una vita più ‘regolare’ e sana. In quest’epoca di “familismo tribale” anche i medici perdono la bussola.
Forse sono un’estremista, ma questo autorevole invito mi ha fatto saltare dalla sedia.
Dove sono finiti tutti i discorsi sui punti di riferimento interni? Sulla disciplina dell’autocontrollo? Una saggia educazione alimentare non dovrebbe provenire dalla scuola, dai media, dalla Pubblicità Progresso, dalle campagne sanitarie di sensibilizzazione (come è successo per il terrorismo sull’influenza aviaria)?
Il carico e la responsabilità della salute degli uomini vengono istituzionalmente consegnati alle donne (come se non bastasse tutto il resto!). L’attività di prevenzione quotidiana diventa un ‘lavoro femminile’ e la qualità di una donna si misurerà dall’indice dei trigliceridi dei loro mariti e figli.
Già le politiche sociali – per le incolmabili carenze economiche degli enti locali – sono di fatto sulle spalle delle donne di famiglia, le quali vengono blandite da sermoni sulla solidarietà, pistolotti sullo spirito di sacrificio, paternalismi sull’istinto naturale di cura ed assistenza proprio dell’universo femminile. A ciò aggiungiamo l’affievolimento dei diritti di parità ed uguaglianza economica tra i coniugi e nel mondo del lavoro. Condiamo il tutto con la santificazione della famiglia quale unica struttura socio-economica immarcescibile e ci mettiamo la ciliegina: gli uomini senza una ‘guida’ femminile si ammalano di più perché non sanno controllarsi. Al posto dei maschietti, io, mi arrabbierei molto, però, evidentemente, alla nostra società italica – soi disant - civile ed occidentale torna utile colpevolizzare le donne anche delle manchevolezze maschili.
Quindi, amiche mie, non arginate i sensi di colpa e se il vostro coniuge ha la glicemia alta o il colesterolo svettante, il medico di famiglia vi riterrà le uniche responsabili.
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