Violenza alle donne / Bergamo - L'inedita alleanza dei panificatori con i Centri Antiviolenza
Pennello Alessandra Mercoledi, 25/03/2009 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Novembre 2006
Il primo anno erano 44 i panifici coinvolti a Bergamo, nel 2005 si sono aggiunti i produttori dell’hinterland e di altre città lombarde e di Bolzano, nel 2006 l’iniziativa si è allargata a livello nazionale. Il 25 novembre 2006, in occasione della Giornata Internazionale contro la Violenza domestica alle donne, è partita la campagna di sensibilizzazione in collaborazione con le locali associazioni dei panificatori.
“Per molte donne la violenza è pane quotidiano - afferma Sara Modora, responsabile tecnica dell’Associazione Aiuto Donna Uscita dalla Violenza di Bergamo -, per questo abbiamo voluto accompagnare lo slogan e la campagna di informazione a questo alimento”. L’idea della campagna è nata nel 2004 dal centro antiviolenza di Bergamo, in collaborazione con il Lions Giovani della città e con l’ASPAN (associazione dei panificatori), che ha visto nell’iniziativa una opportunità di portare un “messaggio etico al consumatore”. Linearosa di Ravenna ci conferma che ulteriori Centri Antiviolenza di sono attivati per riproporre sul terreno locale questa campagna di sensibilizzazione: il coordinamento dell’Emilia Romagna, Faenza, Ravenna, Venezia, Trieste, Parma, Pavia, Napoli.
“Ma non tutte le realtà che si occupano del tema hanno incontrato la medesima disponibilità - affermano a Bologna dalla Casa delle Donne-. Noi ci riproveremo per l’8 marzo 2007, visto che non abbiamo ottenuto risposte in tal senso”.
E a Bolzano sul sito Rete donne-lavoro (http://www.donne-lavoro.bz.it) dallo scorso ottobre è apparso il comunicato stampa della redazione che informa della “sconcertante decisione presa dall’associazione di categoria locale, che ritiene il messaggio troppo crudo”. I panificatori sostengono che in Alto Adige “la violenza sulle donne non è così diffusa”!!!
Attendiamo con ansia i dati aggiornati dell’ ISTAT in merito alla violenza alle donne, speriamo che anche questi siano forieri di messaggi ottimisti, come quello dei panificatori altoatesini. Troppi dubbi rimangono.
(22 novembre 2006)
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