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Come conciliare amicizia e lavoro?

Come conciliare amicizia e lavoro?

Strategie private -

Melchiorri Cristina Mercoledi, 25/03/2009 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Novembre 2007

Gentile dottoressa, ho 32 anni e dopo aver conseguito la laurea in “Relazioni Pubbliche”, ho lavorato come account per quasi un anno in un’agenzia di comunicazione, un lavoro stimolante ma anche molto stressante.

Poiché non mi trovavo a mio agio a causa di conflitti con alcune colleghe, ho accettato l’offerta, di una mia cara amica, che mi ha proposto di andare a lavorare come sua assistente in una società specializzata in creazione di siti web.

Ho cominciato con molta perplessità, soprattutto sulle mie capacità di inserimento in una situazione così nuova e diversa, ma in poco tempo, grazie all’incoraggiamento della mia amica, ho imparato ad utilizzare i programmi base e ho frequentato dei corsi per apprendere i software più avanzati.

Il direttore della società ha riconosciuto il mio impegno e, grazie alla mia esperienza precedente, quasi 6 mesi fa mi ha promossa ad account su nuovi clienti, di cui gestisco comunicati stampa e sito.

Grazie a questa promozione io e la mia amica abbiamo ora lo stesso livello ma molto spesso, riscontro da parte sua un atteggiamento di controllo e anche di critica nei miei confronti… il che non mi darebbe fastidio se non fosse che spesso lo fa quando i capi sono presenti.

Inoltre si intromette spesso nei miei progetti, partecipando alle riunioni e facendo intendere che, se tutto “fila liscio”, è merito suo.

Ho provato a parlarle ma ha non mi ha dato modo di esprimermi, contestando che non sono ancora pronta ad affrontare questo tipo di lavoro, di non temere nel affidamento su di lei e che mi trova suscettibile perché prendo i suoi consigli come rimproveri.

Ora mi muovo come se fossi “sulle spine”, non voglio rovinare la nostra amicizia ma non riesco a mettere tutta me stessa sul lavoro con la sua onnipresenza. Può darmi un consiglio per salvare carriera e amicizia?



Lettera firmata





Cara lettrice, non si conosce mai bene un’amica fintanto che non ci si lavori o non si faccia un viaggio insieme, perché in entrambe le situazioni escono quei particolari che non vengono giocati durante una relazione di amicizia. È sempre scioccante vedere il lato “oscuro” di persone a noi vicine, ma non ti scoraggiare perché ciò è insito nella natura umana.

Per tornare al tuo “spinoso” problema è chiaro che soffri di un complesso di inferiorità nei confronti della tua amica. La tua presenza, da minor tempo all’interno della società, potrebbe essere motivo di questa sensazione insicurezza e di disagio. Ti faccio un piccolo esempio: come ti comporteresti con lei se non fosse la tua amica a trovarti il posto di lavoro? La lasceresti comunque venire alle riunioni? E interferire in questo modo nel tuo lavoro? Credo proprio di no.

Ora, devi dare delle priorità o al tuo rapporto di amicizia o alla carriera che stai intraprendendo nella società. Per mia esperienza ti posso dire che un alto livello di professionalità è spesso indice di apprezzamento da parte di coloro che ti circondano. Quindi promuovi con tutti i tuoi mezzi, la tua crescita professionale e vedrai che la tua amica incomincerà a rendersi conto che tu sei una persona autonoma e capace. Non lasciarti influenzare in questo momento dalla gratitudine che provi per la tua amica che ti ha trovato il posto di lavoro. Ringraziala con un regalo che però deve concludere questo debito che tu senti nei suoi confronti ma che, ricordati, non può e non deve essere eterno!



(14 novembre 2007)

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