Onorata dalla Repubblica con le più importanti onorificenze, tra cui la Legion d’onore, fu la prima donna della storia francese a ricevere funerali di Stato
Mercoledi, 12/12/2018 - Colette
di Adriana Moltedo esperta di Comunicazione e Media
"Colette", interpretato da Keira Knightley, diretto da Wash Westmoreland autrice di opere conosciute soprattutto all'interno del panorama indipendente americano, e regista rivelazione di Still Alice e con sua sceneggiatura scritta in collaborazione con il marito Richard Glatzer, scomparso nel 2015, è un film che racconta la storia della scrittrice, attrice e critica teatrale Sidonie-Gabrielle Colette, l'autrice più innovativa, spregiudicata e tra le più controverse della sua epoca, la Belle Époque parigina, considerata fra le maggiori figure della prima metà del XX secolo.
L’appropriazione del suo talento letterario, ha segnato una svolta nel mondo della letteratura femminile, rendendo Colette un vero mito nazionale in tutta la prima metà del Novecento.
Onorata dalla repubblica con le più importanti onorificenze, tra cui la Legion d’onore, fu la prima donna della storia francese a ricevere funerali di stato.
Colette, è un affresco biografico su una delle scrittrici di cui la Francia è più orgogliosa, femminista e in lotta per il riconoscimento del suo talento. Non solo scrittrice ma attrice di music-hall, in cui appariva spesso nuda, critica teatrale e cinematografica, giornalista. Ebbe tre mariti e un amante, intessendo relazioni sessuali con personalità importanti, donne come uomini.
Nata e cresciuta in un piccolo centro della campagna francese, Colette arriva nella Parigi di fine Ottocento dopo aver sposato l'aristocratico Willy interpretato da Dominic West, un ambizioso impresario letterario.
Affascinata dalla vivacità intellettuale dei salotti della capitale e spinta a scrivere dal marito, Colette riprende i suoi scritti di scuola e dà alla luce una serie di libri pubblicati con il nome di Willy.
I romanzi diventano ben presto un fenomeno letterario e la loro protagonista - Claudine - un'icona della cultura pop parigina, oltre che un simbolo di libertà femminile.
Mentre cresce insieme alla sua Claudine, diventando sempre più consapevole di se stessa, Colette decide di porre fine al suo matrimonio e inizia una battaglia per rivendicare la proprietà delle sue opere e guadagnare la sospirata emancipazione sociale.
“Non voglio che mi tratti come la moglie che aspetta a casa, voglio far parte della tua vita!” è ciò che Colette dice al marito.
Sidonie-Gabrielle Colette. Una figura libera, emancipata, femminista che odiava le femministe della sua epoca, sessualmente spregiudicata e aggressiva.
Claudine è il nome della fanciulla le cui avventure autobiografiche sedurranno la città, con sempre maggior penetrazione, in una serie di romanzi scritti da Colette, ma firmati dal marito, per le convenzioni dell’epoca che non avrebbero permesso una risposta così massiccia a un’autrice donna, per di più con storie disinibite sessualmente. Willy si spinse al punto di prendersi così tanto il merito di quel successo, in pubblico, da indignare la moglie e contribuire al dissolvimento del loro legame d’amore.
Colette è soprattutto la storia di una metamorfosi, quella di una giovane paesana che sposa un seduttore incallito, liberandosi progressivamente della sua influenza, sul piano intellettuale e su quello sessuale, per diventare una delle figure preminenti del XX secolo.
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